Sostenibilità e coaching. Pochi giorni fa, presentavamo la prima indagine sulla maturità ESG dell’industria outdoor italiana realizzata da Green Media Lab con il supporto di Italian Outdoor Group. Una fotografia in chiaroscuro, tra realtà all’avanguardia e settori in ritardo, ma con un messaggio chiaro: il mondo outdoor è pronto a raccogliere la sfida della sostenibilità. Ma come trasformare questa spinta in cambiamento concreto? Un’opportunità in crescita è il green coaching, uno strumento strategico per accompagnare le aziende – e le persone che le compongono – verso un approccio più consapevole, responsabile e trasformativo.
Sostenibilità e coaching: sul tema, Jessica Ceotto (redattrice di Mountainblog e responsabile di Trifference) propone un interessante approfondimento firmato da Caterina Carbonardi e Paola Serri.
L’articolo esplora come il coaching possa sostenere l’evoluzione delle organizzazioni che vogliono essere realmente sostenibili. Perchè non basta intervenire sui processi produttivi o scegliere materiali a basso impatto: servono una trasformazione culturale profonda, una leadership rinnovata e comportamenti quotidiani coerenti (da parte di tutto il team). I principi ESG (Environmental, Social, Governance), non devono solo essere compresi, ma soprattutto vissuti. Èd è proprio qui che il coaching può fare la differenza, aiutando le organizzazioni a coltivare:
- Consapevolezza ambientale, supportando leader e team nell’integrare pratiche ecologiche con senso e coerenza.
- Responsabilità sociale, valorizzando diversità, inclusione e impegno verso le comunità.
- Buona governance, fondata su etica, trasparenza e allineamento valoriale.
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INFO: Trifference