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5 Luglio 2019

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Il Nanga Parbat è il settimo ottomila del 2019 per Nirmal Puria

Nirmal Purja

Sarà il Broad Peak il prossimo obiettivo dell’ex soldato Gurka?

Il Nanga Parbat (8.125 m) non è stata una montagna facile quest’estate. Le spedizioni  vi hanno trovato parecchia neve e condizioni meteo instabili, così i vari team impegnati sulla montagna hanno  lanciato un tentativo congiunto alla vetta, approfittando della prima breve finestra di bel tempo che si è presentata.

Buona parte dei candidati al vertice ha avuto successo. Tra questi, l’ex soldato Gurkha Nirmal Purja, che con il suo 14/7 Possible Project,  intende scalare i 14 Ottomila in sette mesi del 2019. Dopo averne vinti sei nell’Himalaya nepalese questa primavera (Annapurna, Dhaulagiri, Kangchenjunga, Everest, Lhotse e Makalu), il suo programma estivo prevede cinque Ottomila in Pakistan, di cui uno è stato vinto in questi giorni: il Nanga Parbat.

Non è chiaro se il nepalese potrà portare a termine il suo progetto a causa della carenza di fondi. Ha già posticipato il suo viaggio in Pakistan di diverse settimane e da allora non ha più comunicato i suoi movimenti con la stessa efficienza di prima. In realtà, non è nemmeno stato lui a confermare la vetta del Nanga Parbat, ma i suoi compagni di scalata.

Quindi, non si sa esattamente quali saranno i suoi prossimi passi: è probabile si diriga verso il Broad Peak, su cui sono già state realizzate le prime vette della stagione. Gli rimarrebbero poi Gasherbrum I, Gasherbrum II e K2.

Nirmal Purja in vetta al Nanga Parbat, 2019. Foto arch. Project Possible