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26 Febbraio 2021

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Alpi Occidentali · Aree Montane · Italia · Valle d'Aosta

Grandes Jorasses. “Il regalo di Berna”: nuova via per Della Bordella, Schiera e Mauri

“Il regalo di Berna” (400 m; 6b max) Matteo Della Bordella, Luca Schiera e Giacomo Mauri 24 febbraio 2021, Grandes Jorasses – parete Sud. Foto arch. Matteo Della Bordella

La nuova via sulla parete Sud (Pilastro senza nome) delle Grandes Jorasses,  è stata ispirata dall’amico Matteo Bernasconi

“Un diedrone mai scalato, andiamo?” “Ci sto”. Inizia così la storia de “Il regalo di Berna” (400 m; 6b max), la nuova via aperta da Matteo Della Bordella, Luca Schiera e Giacomo Mauri mercoledì 24 febbraio sulla parete Sud delle Grandes Jorasses, nel Massiccio del Monte Bianco.

Una via dai gradi non estremi ma elegante che ha fin da subito conquistato l’entusiasmo del presidente dei Ragni di Lecco e i suoi compagni di cordata.

La nuova via è stata ispirata dall’amico Matteo Bernasconi, vittima di una valanga a maggio 2020.

Il racconto di Matteo Della Bordella

“Il regalo di Berna” (400 m; 6b max) Matteo Della Bordella, Luca Schiera e Giacomo Mauri 24 febbraio 2021, Grandes Jorasses – parete Sud. Foto: arch. Matteo Della Bordella

Dopo la salita al Badile dello scorso dicembre sarebbe stato meglio cercare qualcos’altro piuttosto che ritornare sulle tracce del Berna. Purtroppo però la montagna non segue questo genere di regole, e così eccoci qui su un tracciato che lui aveva adocchiato per primo. Un po’ mi vergogno a raccontare di questa via, mi sembra di violare il ricordo di un amico. Se fosse qui con noi probabilmente mi avrebbe mandato a quel paese e ci saremmo fatti una birra brindando a un nuova via logica che ancora aspettava di essere salita.

Quelli su questo progetto sono tra gli ultimi messaggi che ci siamo scambiati io e Berna. L’ultimo regalo che ci ha lasciato: una linea così bella, logica ed evidente. Mentre la salita sul Badile è stata una cosa totalmente estemporanea e nata quasi per caso, non posso dire altrettanto di questa via che avrei voluto aprire già durante la scorsa estate. L’ho immaginata per tempo, poi l’ho accantonata e adesso, dopo mesi di letargo, l’attuale finestra di alta pressione ha portato le condizioni giuste per effettuare un tentativo.

“Il regalo di Berna” (400 m; 6b max) Matteo Della Bordella, Luca Schiera e Giacomo Mauri 24 febbraio 2021, Grandes Jorasses – parete Sud. Foto: arch. Matteo Della Bordella

Con me per questa salita Luca Schiera, il compagno di mille avventure, e Giacomo Mauri, giovane e forte ragazzo lecchese. Dopo essere saliti con gli sci al rifugio Boccalatte, il 23 febbraio, alle 4 del giorno successivo abbiamo proseguito raggiungendo, in poco meno di 4 ore, i contrafforti sotto il pilastro principale, immediatamente a destra della via di ghiaccio aperta da Enrico Bonino e Jon Bracey nel 2019. Da qui abbiamo iniziato a risalire i muri di roccia fino alla parte più compatta del pilastro. L’idea era quella di tracciare una linea logica ed elegante al centro della parete pensando, viste le giornate corte di febbraio, che la via ci avrebbe richiesto due giorni. Questa volta la natura ci ha fatto un regalo: roccia molto solida e, soprattutto, estremamente lavorata con concrezioni di ogni genere. Le difficoltà tecniche sono sempre state moderate, d’altronde mica tutte le vie possono essere dei “bastoni”? Esisteranno anche vie più facili ancora da aprire, o no?

“Il regalo di Berna” (400 m; 6b max) Matteo Della Bordella, Luca Schiera e Giacomo Mauri 24 febbraio 2021, Grandes Jorasses – parete Sud. Foto: arch. Matteo Della Bordella

Abbiamo diviso il pilastro principale in 5 lunghezze di corda, delle quali l’ultima sicuramente degna di nota perché perfettamente verticale ma su appigli sempre generosi.

Dalla cima del pilastro, con una traversata in cresta, siamo sbucati sul plateau glaciale sotto la punta Walker delle Grandes Jorasses, dove passa la via normale. L’abbiamo seguita in discesa fino a fare rientro al rifugio Boccalatte alle 19, quindici ore dopo averlo lasciato.

Un’avventura davvero completa, vissuta in un ambiente profondamente diverso da quello conosciuto in estate. Le temperature erano giuste per scalare su roccia (con una bella giacca a vento addosso), ma soprattutto l’abbondante quantità di neve presente ci ha fatto stare con le antenne dritte per tutte le quindici ore di questa lunga giornata.

“Il regalo di Berna” (400 m; 6b max) Matteo Della Bordella, Luca Schiera e Giacomo Mauri 24 febbraio 2021, Grandes Jorasses – parete Sud. Foto: arch. Matteo Della Bordella

“Il regalo di Berna” (400 m; 6b max)
Grandes Jorasses – parete Sud
Matteo Della Bordella, Luca Schiera e Giacomo Mauri
24 febbraio 2021