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24 Novembre 2020

Altri · Insight · ZAMBERLAN · Products & Corporate News

Zamberlan – nuove strade per il vaccino: il ricavato del Black Friday a sostegno della ricerca.

 

Per il Calzaturificio Zamberlan il Black Friday sarà all’insegna della ricerca. Il 15% dei ricavi e-commerce del weekend del 27-29 novembre sarà devoluto al sostegno della ricerca promossa dalla Fondazione Città della Speranza e volta ad aprire nuove strade per la cura del Covid-19 e contribuire allo sviluppo del vaccino.

L’anno che sta volgendo al termine ha modificato le nostre abitudini familiari, sociali e lavorative a causa di un nemico a cui abbiamo dato un nome ma a cui non riusciamo a dare un volto. Combattere contro il Covid-19 significa percorrere un sentiero senza alcun punto di riferimento, perché poche sono le informazioni ancora in nostro possesso e relative al comportamento del sistema immunitario in risposta al virus. Investire nella ricerca è l’unico modo per offrire a tutti noi la possibilità di riappropriarci della nostra vita, dei nostri affetti e delle nostre passioni.

“Stiamo vivendo un momento difficile – osserva Stefano Galvanin, presidente della Fondazione Città della Speranza -. Purtroppo siamo estremamente deboli perché conosciamo ancora poco questo nemico e il suo comportamento. Per questo la Fondazione ha voluto essere parte attiva, supportando questo progetto per aprire nuove strade per la cura.”

Fondazione Città della Speranza: il progetto Covid-19

Fondazione Città della Speranza, scende in campo contro il Covid-19 schierando l’Istituto di Ricerca Pediatrica per uno studio innovativo che contribuirà ad aggiungere conoscenze alla ricerca internazionale, suggerire nuovi approcci terapeutici e favorire lo sviluppo di un vaccino.

Il progetto, per il quale la Fondazione ha concesso un finanziamento di 500mila euro, si pone l’obiettivo di verificare la “risposta immunitaria al Sars-CoV-2 nella popolazione veneta” per capire quali siano le difese immunitarie efficaci contro il virus e perché esse vengano meno in alcuni pazienti.

Uno dei grandi problemi legati all’infezione da SARS-CoV-2 è la mancanza di informazioni riguardo al tipo di immunità che il virus genera. È noto che alcune persone risultano asintomatiche o presentano sintomi lievi (febbre, cefalea, tosse): ciò sta ad indicare che il sistema immunitario ha reagito ed eliminato il virus.

Tuttavia, in una percentuale che va dal 10% al 20%, l’infezione ha un decorso complesso, talora addirittura infausto. In questi casi, i pazienti presentano un quadro di infiammazione generalizzata poiché il sistema immunitario non è stato in grado di attivare da subito una risposta corretta, consentendo al virus di replicarsi pur rimanendo localizzato a livello polmonare. Di qui l’esigenza di approfondire l’analisi dell’infiltrato polmonare e il microambiente citochinico.

Diversamente da quanto accade per la popolazione adulta, nei bambini, invece, l’infezione ha un decorso piuttosto leggero, con sintomi quali febbre, flogosi delle alte vie (rinite, otite, faringite) e più raramente delle basse vie respiratorie (bronchite, bronchiolite, polmonite). Quali siano le cause della maggiore resistenza dei bambini non è chiaro, ma comprenderne i meccanismi potrebbe fornire un’importante chiave di lettura per lo sviluppo di terapie mirate. Le ipotesi più solide a livello scientifico fanno riferimento ad un sistema immunitario più “giovane” rispetto a quello dell’adulto e alla presenza di una immunità parziale dovuta all’esposizione ad altri virus o ai vaccini.

Analizzando i campioni di sangue di pazienti asintomatici, pauci-sintomatici e sintomatici sia pediatrici sia adulti, attraverso le più innovative tecniche di analisi, il progetto scientifico permetterà di valutare parametri specifici per giungere alla caratterizzazione della risposta immunitaria.

INFO: Zamberlan

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