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4 Agosto 2006

Cult · Interviste · Rifugi · Cultura · Rifugi

DALL’”ALPI-MISTICA” A SALGARI Le interviste dal convegno su etica e filosofia della Montagna

Le interviste registrate durante il convegno su "Etica dell’Alpinismo e Filsofia della Montagna" – di seguito una sintesi dell’evento.

 Francesco Tomatis >

 Giacomo Stefani >

 Annibale Salsa >

 Spiro Dalla Porta Xydias >

Il tavolo dei relatoriRegala impressioni particolari e sottili partecipare ad un convegno quando questo si svolge in un rifugio di montagna, ed ancor più se i temi sono quelli dell’etica, della filosofia e della spiritualità declinati dal punto di vista delle alte vette: sono impressioni che hanno sicuramente ricevuto i partecipanti al convegno dal titolo “Etica dell’Alpinismo e Filosofia della Montagna”, tenutosi al Rifugio Pordenone (m. 1249) in Val Cimoliana – Cimolais (PN) sabato 22 Luglio 2006 e organizzato dalla Commissione Centrale Rifugi e Opere Alpine con il patrocinio della Presidenza Generale e con la collaborazione della Commissione Centrale per le Pubblicazioni, del Club Alpino Accademico Italiano (CAAI), del Gruppo Italiano Scrittori di Montagna (GISM) e della Sezione di Pordenone proprietaria del Rifugio.

Da sinistra: Salsa - Repetto - Vatteroni - Autore: GregoriIl convegno si inseriva nell’ambito del programma culturale del Club Alpino Italiano che identifica le proprie strutture ricettive in quota quali “Presidi Culturali” nel territorio, ed ha visto la partecipazione come relatori del Presidente generale Annibale Salsa, di Spiro Dalla Porta Xydias, Presidente del Gruppo Italiano Scrittori di Montagna (GISM), Dante Colli, Presidente della Commissione Centrale per le Pubblicazioni e Vice presidente del GISM, Giacomo Stefani, Presidente Generale del Club Alpino Accademico Italiano (CAAI), Francesco Tomatis, autore del libro “Filosofia della montagna” edito da Bompiani.

Tomatis - Autore: GregoriDopo i saluti di Gabriele Remondi, Presidente della sezione di Pordenone, e di Samuele Manzotti, neo-presidente della Commissione Centrale Rifugi, e un’introduzione del Coordinatore Centrale per le attività culturali nei Rifugi Vinicio Vatteroni – già calata nel vivo del tema filosofico – il moderatore Piergiorgio Repetto (Past president Commissione Centrale Rifugi) ha accompagnato i relatori in un susseguirsi di interventi che li hanno visti capaci di calare temi apparentemente astratti e lontani dal vivere quotidiano nell’attuale e immediata esperienza di chi in montagna sente o cerca un contatto più vero con l’ambiente naturale e con se stesso.

Si è parlato così dei rifugi che possono ripensare il proprio concetto (Annibale Salsa: “l’atto di rifugiarsi nel senso di prendersi cura di se stessi e degli uomini che Stefanifrequentano la montagna”, “il rifugio come iper-luogo che investe su identità, storia, relazione con il territorio, contrapposto al non-luogo della società moderna”); di letture giovanili ed “esotiche” che sono state capaci di essere seme di esperienze profonde in montagna (Dante Colli ha citato con sorpresa di molti Salgari come origine di un percorso che lo ha condotto ha scoprire la montagna); del senso di elevazione che le vette simboleggiano e impersonificano (Spiro Dalla Porta, che nel Campanile di Val Montanaia a cui il Rifugio Pordenone dà accesso ha riconosciuto la sua “montagna simbolo”); della ricerca alpinistica e alpi-mistica che unisce fisicità e spiritualità (Francesco Tomatis); dell’importanza di conoscere la storia dell’alpinismo e della scuola alpinistica come scuola di conoscenza (Giacomo Stefani).
L’atmosfera vibrante e l’entusiasmo con il quale tutti – relatori e pubblico – hanno dato vita a questo convegno si può forse cogliere dalle interviste audio “in presa diretta” che riportiamo all’inizio dell’articolo.

Report e interviste di Andrea Bianchi.
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