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21 Maggio 2014

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IBEX DAY. Parco dell'Adamello, 31 maggio-1 giugno 2014

Stambecco delle Alpi - Adamello - fonte: www.uomoeterritoriopronatura.it

Stambecco delle Alpi – Adamello – fonte: www.uomoeterritoriopronatura.it

IBEX DAY. IN OCCASIONE DELLA SETTIMANA EUROPEA DEI PARCHI, UN WEEKEND DI MONITORAGGIO DELLO STAMBECCO ITALIANO

Sono oltre 40 i volontari che sabato 31 maggio e domenica 1 giugno effettueranno il monitoraggio della neo-colonia adamellina di Stambecco delle Alpi (Capra ibex), nell’iniziativa promossa dall’Associazione Uomo e Territorio Pro Natura che sulla specie è impegnata con il Progetto Stambecco Adamello nell’ambito del più ampio ProgrammaTerritoriale Nelle Terre dell’Orso.

La cornice è costituita dalla ricorrenza internazionale lanciata dalla Federazione Europea dei Parchi (EUROPARC), che ricorda il giorno in cui nell’anno 1909 venne istituito in Svezia il primo parco europeo, quest’anno dedicata al tema della pace e del benessere delle comunità locali.

IL PARCO DELL’ADAMELLO

Il Parco dell’Adamello è un contesto simbolico importante, sia per il legame con gli eventi del primo conflitto mondiale – del quale ricorre il centenario – sia per la presenza delle incisioni rupestri che spiegano l’istituzione del primo sito italiano inserito nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, sia ancora per il fatto che insieme al Parco Adamello Brenta, al Parco dello Stelvio ed al Parco Nazionale Svizzero dell’Engadina concorre a costituire uno dei più estesi territori protetti del continente, mettendo in relazione persone, culture, economie, tradizioni, bisogni ed opportunità per il benessere di diverse popolazioni.

LO STAMBECCO DELLE ALPI

Anche lo Stambecco delle Alpi è un simbolo internazionale: ridotto alla fine dell’Ottocento a meno di 100 animali, tutti concentrati nell’attuale Parco Nazionale del Gran Paradiso, è attualmente distribuito in tutti i Paesi alpini con circa 160 colonie, anche se sulle Alpi italiane sono solo 4 però le colonie che contano più di 500 animali, considerati come la “consistenza minima” necessaria per evitare l’erosione della già modesta variabilità genetica.

Lo Stambecco è stato salvato da un’estinzione ormai quasi certa grazie al lavoro dei Parchi e dei popoli di tutti i Paesi alpini, un esempio straordinario di quanto è possibile realizzare tutti insieme ed uno stimolo a continuare così anche su altri obiettivi e a completare il salvataggio della specie, afflitta da una scarsa variabilità genetica, dai cambiamenti climatici, dall’isolamento di molte colonie e dal bracconaggio.

Lo Stambecco delle Alpi è anche un importante tassello di un patrimonio di biodiversità straordinario che – oltre a fare delle Alpi un autentico gioiello su scala continentale (80 specie di mammiferi, 400 di uccelli, 21 di anfibi, 15 di rettili, 80 di pesci, 4.500 specie di piante ed oltre 8.000 di muschi, licheni e funghi) – può costituire una straordinaria opportunità per le economie locali mediante la strutturazione ed il consolidamento di forme di turismo naturalistico, da affiancare a quello culturale, gastronomico e sportivo, sempre secondo principi di sostenibilità.

IL MONITORAGGIO

I risultati che emergeranno dal monitoraggio concorreranno a definire le linee guida per i futuri interventi di conservazione della specie, in corso anche nel resto delle Alpi e possibili solo in un clima di pace e di collaborazione a livello internazionale.

Per informazioni: Alessia Chiappini – cell. 392 9276538 – a.chiappini@uomoeterritoriopronatura.it

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