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19 Gennaio 2023

Running · Trail Running · Resto del Mondo

Antartide: Fernanda Maciel in vetta al Mt. Vinson nel tempo record di 6 ore e 40 minuti

Fernanda Maciel in Antartide, dicembre 2022. ©Jordan Manoukian. Fonte facebook F.Maciel

L’ultratrailer brasiliana ha raggiunto correndo la vetta più alta del continente antartico

Nota per i suoi record mondiali femminili di salita e discesa di corsa dell’Aconcagua (6.962 metri), in Argentina nel 2016 e del Kilimanjaro (5.895 metri) in Tanzania nel 2017, la ultratrailer brasiliana Fernanda Maciel, 42 anni, ha appena compiuto una nuova impresa.

La vigilia di Natale, l’atleta ha raggiunto la vetta più alta dell’Antartide, il Mt. Vinson – una delle leggendarie ‘Seven Summits’ – nel tempo record di 6 ore e 40 minuti attraverso la via Normale (Branscomb Shoulder).

La montagna ha visto migliaia di ascensioni e accoglie ogni anno numerosi alpinisti. Molti anche i tentativi di stabilire record di velocità. Sebbene di solito siano necessari tra i cinque e i sette giorni per scalare la vetta,  Fernanda  ha scelto di raggiungerla correndo.

Situato a meno di 1.200 km dal Polo Sud e con un’altezza di 4.892 m sul livello del mare, il Mt.Vinson è molto isolato. Qui ci sono solo due stagioni: l’estate, in cui il sole non tramonta mai, e l’inverno in cui è sempre notte. A dicembre, le condizioni meteorologiche erano proibitive: le temperature sono scese a -35°C. E’ stata un’impresa intensa sia dal punto di vista psicologico che fisico per Maciel.

“Ho sofferto molto a causa dell’altitudine, e il freddo è stato pazzesco; anche i venti hanno reso tutto più difficile, e le temperature variavano da -30 a -50 gradi. Il percorso è stato duro, con alcune pareti molto ripide e sezioni di roccia più difficili di quanto pensassi inizialmente”, ha raccontato la 42enne.

Durante la salita Maciel ha anche rotto un rampone e i suoi occhiali si sono ghiacciati. Tuttavia, la sfida più grande è stata quella di ottenere il permesso per il tentativo di velocità. A causa della difficoltà tecnica della montagna, diverse restrizioni  non le hanno permesso di correre da sola, così ha fatto squadra con la guida alpina e corridore Sam Hennessey.

Record mondiali in condizioni estreme

Maciel ha raggiunto la vetta in 6 ore e 40 minuti, dopo essere partita dal Campo Base del Vinson, allestito sul ghiacciaio Branscomb a quota 2.100 metri, alle 11.30 con una temperatura di -25°C, insieme alla guida alpina e corridore Sam Hennessey.
La prima parte è stata una camminata di 9 km e +650 m D+ dal Campo Base (2.100 m) fino al Campo Basso (2.750 m). Una volta arrivata al Campo Basso, ha cambiato le scarpe da corsa con gli scarponi e si è preparata per salire le corde nel tratto successivo.
Il percorso dal Campo Basso al Campo Alto (3.770 m) si snoda attraverso pendii verticali critici assicurati con 1.200 m di corde fisse. Nella sezione successiva, dal Campo Alto alla vetta, ha affrontato una salita di 7 km e 1.120 m D+ con una pendenza di 40 gradi, sormontata da una piccola cresta rocciosa ed esposta.

La discesa è stata compiuta in meno della metà del tempo. Il percorso di 34,8 km da Campo Base-Vetta-Campo Base (andata e ritorno senza soste con una breve pausa in cima), è stato completato in 9 ore e 41 minuti.

Sia il tempo di vetta che quello di andata e ritorno sono stati ufficialmente accertati come record mondiali (i tempi sono stati documentati tramite GPS e sono stati verificati ufficialmente da SkyRunning World Records). Approfondimento