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30 Aprile 2018

Climbing · Vertical · Ambiente e Territorio · Trento Film Festival 2018 · Alpi Occidentali · Aree Montane · Italia · Liguria

Appello del CAI di Finale Ligure: “richiediamo che cessi l’apertura indiscriminata di nuove vie di arrampicata nel Finalese”. Guarda il video

Fonte: Finale ’68, teaser

“L’apertura di nuove vie inevitabilmente renderebbe il free climbing nel Finalese non più in equilibrio con il territorio con conseguenze negative per il prezioso patrimonio naturalistico”

Ecco il comunicato divulgato dal CAI di Finale Ligure per sensibilizzare una più corretta fruizione del sistema di falesie nel comprensorio Finalese:

“Il 2018 è un anno importante per l’arrampicata sportiva nel Finalese, sono infatti trascorsi 50 anni dalla prima apertura di vie per il free climbing nel nostro entroterra. Attualmente sono a disposizione degli appassionati di questa affascinante disciplina sportiva oltre 4000 vie.

In un comprensorio, la cui estensione è di circa 3500 ettari, l’ulteriore apertura di nuove vie inevitabilmente renderebbe il free climbing nel Finalese non più in equilibrio con il territorio con conseguenze negative per il prezioso patrimonio naturalistico e storico archeologico presente riducendolo / degradandolo / snaturandolo ad un anonimo parco di divertimenti sportivo.

Il CAI Finale Ligure, Finale Outdoor Resort, l’Istituto di Studi Liguri sezione di Finale Ligure, WWF sezione di Savona, Liguria Birding chiedono che cessi l’apertura indiscriminata di nuove vie di arrampicata nel Finalese nelle ultime pareti non ancora chiodate e nelle volte delle caverne e grotte al fine di preservare l’integrità delle ultime aree wilderness ancora presenti, e ci si dedichi invece ad una migliore manutenzione e gestione delle vie già esistenti”.

Al 66° Trento Film Festival, anteprima mondiale di “Finale ’68”

 

Finale ’68 – Teaser from Vertical Movies on Vimeo.

Al 66° Trento Film Festival, anteprima mondiale del film “Finale ’68” di Gabriele Canu. Prossima proiezione alla Multisala Modena SALA 3, il 2 maggio.

Cinquant’anni dopo l’apertura della prima via alpinistica sulla Pietra del Finale, due fratelli, appassionati di montagna, decidono di vivere un’avventura ripercorrendo le tracce dei pionieri che per primi diedero inizio alla storia arrampicatoria di questo luogo. Ne scaturisce un viaggio selvatico alla ricerca di memorie e scoperte. Un vagabondaggio in verticale per esplorare gli altipiani e attraversare le tredici principali pareti del Finalese, ma allo stesso tempo un incontro e confronto con i protagonisti di allora.

IL PROGETTO “FINALE ’68”, IN DUE MINUTI