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1 Febbraio 2023

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Alpi Occidentali · Aree Montane · Europa

Benjamin Vedrines apre un’insidiosa goulotte sulla Barre des Écrins nelle Alpi

Benjamin Védrines, Nicolas Jean e Julien Cruvellier de Luze aprono ‘De L’Or en Barre’ sulla Sud della Barre des Ecrins, Alpi, gennaio 2023. Fonte Védrines facebook

L’alpinista francese, insieme ai compagni Nicolas Jean e Julien Cruvellier de Luze, completa la nuova via di misto “De L’Or en Barre” sulla parete Sud (1000 metri, M7 max, 5+ su ghiaccio ED+)

Benjamin Védrines ha appena compiuto un’altra straordinaria impresa, a poche ore da casa sua. A detta della guida alpina francese,“una delle salite più folli che abbia mai affrontato nelle Alpi”.

“Con Nicolas Jean e Julien Cruvellier de Luze abbiamo appena aperto un leggendario canalone sulla parete sud della Barre des Ecrins – racconta Védrines – …una delle ultime vie principali delle Alpi. Lunga, sostenuta, sulla cima più alta del massiccio degli Écrins, il 4000 più meridionale delle Alpi. È una linea evidente sulla parete, eppure è rimasta vergine fino ad oggi. “La Gorge”, ben nota agli alpinisti locali, temuta in estate per le sue cadute di roccia, ci ha regalato un grande momento di alpinismo”.

La linea di 1.000 metri completata, presenta sezioni di misto fino a M7 e sezioni rocciose di A1, 5+ su ghiaccio ED+.

Parete Sud della Barre des Ecrins: via “De l’Or en Barre”. Fonte Benjamin Védrines facebook

Védrines sognava questa prima da dieci anni, quando scalò il couloir Dérobé sul Coolidge Peak.

Il trio ha approfittato delle condizioni invernali, più difficili ma più sicure, per affrontare un tratto ad alto rischio frane in estate. “La linea era logica”, scrive Benjamin, ma il team ha dovuto attendere le condizioni giuste.

Nella sua relazione, Védrines sottolinea il lungo avvicinamento da Champhorent, le difficoltà nell’attraversare il famigerato Col des Avalanches e i numerosi tiri chiave affrontati durante la salita. L’alpinista parla di “condizioni e dimensioni “himalayane”,  diversi momenti impegnativi per ognuno di noi, tra cui il primo tiro duro per me, il primo giorno, con un’arrampicata su roccia strapiombante tipica degli Écrins, sezioni pazzesche, ghiaccio, un bivacco indimenticabile in un grande buco di neve, arroccato su questa parete con vista sull’Oisans. E soprattutto, dove non immaginavamo di poter passare, dove pensavamo di dover tornare indietro, ricordo la lunghezza pazzesca che Nicolas Jean ha scalato […] Un’arrampicata impegnativa ma magnifica”.

I tre, che hanno raggiunto la vetta alle 19.00 del secondo giorno di scalata, domenica 29 gennaio, hanno battezzato la loro nuova via “De L’Or en Barre”.