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2 Ottobre 2018

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Carlos Soria rinuncia al Dhaulagiri: “è un suicidio proseguire”. Guarda il video

Carlos Soria e Soriano. Fonte: Desnivel

Troppa neve, la montagna è pericolosa e gli sherpa non vogliono scalarla dopo la valanga che li ha travolti poche settimane fa. Per questi motivi, Carlos Soria e Luis Miguel López Soriano hanno deciso di concludere la spedizione

“Amici, dobbiamo darvi brutte notizie”, ha annunciato Carlos Soria sui social, poche ore fa. “Lasciamo il Dhaulagiri per questa stagione. Le condizioni della montagna non migliorano. Il pericolo di valanghe, soprattutto nella parte alta, è aumentato dopo il terribile incidente. I nostri compagni Sherpa non vogliono più tornare nello stesso posto in queste condizioni. Oltre al pericolo di valanghe, è impossibile scalare in sicurezza a causa della massiccia quantità di neve. La pensiamo allo stesso modo e sosteniamo gli sherpa incondizionatamente “.

Nel suo messaggio Soria ha detto di rinunciare al Dhaulagiri senza un sentimento di tristezza o sconfitta e di volerci tornare in primavera.

Di seguito, vi proponiamo anche l’intervista a Soria,  pubblicata ieri dalla rivista Desnivel:

Quando lascerai il Dhaulagiri?
Avevamo programmato di partire tra due giorni e ci hanno detto che un elicottero arriverà a prenderci domani mattina. Ora stiamo facendo le valigie.

Com’è la montagna?
È inaccessibile. I polacchi se ne vanno, Kary Kobler se ne sta andando, un giapponese se ne va … Sono rimasti solo tre pazzi. Gli sherpa vogliono andarsene perché l’altro giorno, quando siamo saliti, sono arrivati ​​nell’area dove era scesa la valanga, hanno visto che la situazione è peggio di prima e non vogliono tornarci. Ora ci sono due persone in arrivo dal Manaslu: Sergi Mingote e un altro. Credo che tutto sia molto, molto, molto pericoloso. Molta neve è caduta

È un peccato. Sei stato poco tempo
Non è una questione di tempo. La montagna è impossibile ed è un suicidio procedere. Gli sherpa non vogliono continuare, se ne vanno. E anche noi. Hanno paura; dopo la valanga, nella zona è caduto mezzo metro di neve.

Immagino che la morte dello sherpa abbia influenzato anche loro.
Certo, sono tutti della stessa città, anche quelli arrivati con Sergi Mingote. Oggi abbiamo saputo che anche la sorella dello sherpa defunto è morta, che tristezza. Quattro persone di questa famiglia hanno perso la vita durante quest’anno e gli sherpa vogliono andarsene, come è logico che sia. La montagna è tremenda e qui nessuno muove un piede. Quando la valanga è caduta pensavo fosse finita,  si pensa sempre che ci sia ancora un’opportunità. Ora non la vedo in alcun modo”

“Non ho mai visto il Dhaulagiri con così tanta neve e così pericoloso”

Pensi di ritornare in primavera?
Sì, dobbiamo tornare in primavera. E stiamo cercando sponsor.