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25 Luglio 2021

ZAINO E ATTREZZATURA ULTRALIGHT – Come fare uno zaino leggero ed un setup da ultralight trekking (senza esagerare)

Con l’espansione degli sport di montagna e dei cammini, negli ultimi anni capita sempre più spesso di imbattersi in articoli e video su attrezzature ultralight e di incontrare sui sentieri camminatori con zaini super leggeri (e spesso anche troppo risicati all’osso).

Quanto però di questa sfrenata ricerca per la leggerezza può avere senso? Ed è necessario utilizzare attrezzature particolari come tarp, trekking pole tents e zaini destrutturati oppure si possono ottenere gli stessi risultati anche con attrezzature “più tradizionali”? Scopriamolo assieme in questo articolo dedicato proprio a come comporre un buon kit leggero per il trekking!

I TRE PRINCÌPI CARDINE (CHE SECONDO ME SERVONO) PER AVVICINARSI ALL’ULTRALIGHT:

1. IL KIT UNICO NON ESISTE!
Un importantissimo aspetto da considerare prima ancora di parlare di attrezzature leggere è che: NON SI PUÒ PENSARE CHE ESISTA UN KIT UNICO ADATTO A QUALUNQUE TIPO DI TREKKING. Ogni trekking è a sè, ogni cammino ha le sue caratteristiche ed ogni ambiente richiede di portarsi attrezzature ed elementi diversi tra loro. Non si può pensare di affrontare qualunque tipo di escursione affidandosi solo ad unico elemento come ad esempio una tendina da 500 grammi così come è secondo me assurdo (ma ahimè accade) pensare di iniziare a muovere i primi passi in outdoor dormendo sotto un tarp!

Come spesso cerco di raccontarvi, credo che ogni disciplina vada affrontata per gradi e che per avvicinarsi al mondo dell’outdoor bisognerebbe procedere seguendo una naturale evoluzione delle esperienze. Quindi, per rispondere alla domanda “Può avere senso dotarsi di un kit ultralight?” la risposta è, come sempre, DIPENDE!

Dipende da quale tipo di escursione o di via decidiamo di affrontare.
Dipende da qual è il nostro livello di preparazione e di conoscenza del mondo outdoor.
Ed ultimo ma non meno importante dipende da quanto siamo disposti a “rinunciare”, sia in termini di comfort che in quantità degli elementi da portare con noi.

2. È FACILE DIRE LEGGERO!

Partiamo “a monte” considerando che peso e comodità non vanno quasi mai di pari passo, anzi! Più uno zaino sarà leggero e più significherà che le attrezzature al suo interno saranno prive di alcune componenti o che saranno realizzate con delle caratteristiche e dei materiali molto avanzati.

Per farla semplice quindi si può dire che le vie per alleggerire un qualunque elemento di attrezzatura da outdoor sono due:

  • Togliere delle componenti

  • Usare materiali tecnologicamente molto avanzati

Nel primo caso avremo delle attrezzature che vanno a “risicare” su tutti quegli elementi in più, che solitamente strizzano l’occhio alla comodità, per favorire una maggior leggerezza. Nel secondo caso invece avremo attrezzature di buono o ottimo livello (o almeno così è nella maggior parte dei casi) che però sfruttano tecnologie e materiali molto performanti ed inevitabilmente molto più costosi di quelli normali.

A questo punto però perderò tre righe per farvi un esempio pratico:
È ovvio che la mia Ferrino Sintesi 2 è nettamente più pesante se paragonata ad una trekking pole tent da 600/700 grammi, ma spesso dobbiamo anche pensare che il peso non è tutto e che, come raccontavo prima, o mancheranno delle caratteristiche o avremo un prezzo notevolmente più alto del “normale” (talvolta anche ingiustificatamente).

Facciamo un breve paragone:

Risulta quindi abbastanza evidente come peso, caratteristiche tecniche e costo non siano necessariamente equilibrati e direttamente proporzionali. Inoltre, volendosi soffermare in particolare sull’impermeabilità dei tessuti è palese come andando a ridurre il peso, questi abbiano una minor impermeabilità che, va detto, non cambia nulla nel caso in cui si facciano escursioni di 2/3 giorni in cui si rischia al massimo di prendersi un acquazzone, ma che invece diventano cruciali nel caso in cui si facciano viaggi “zaino in spalla” e trekking di medio lunga distanza in cui può capitare di dover montare la tenda sotto il diluvio o di dover passare più di una giornata sotto la pioggia!

3. NON PENSIAMO CHE LA STRADA VERSO LA LEGGEREZZA SIA SOLO UNA!

Ovvero cerchiamo di non cascare nello stereotipo del “per avere attrezzatura ultralight bisogna necessariamente rifarsi alla filosofia americana dei backpacker”. All’inizio dell’articolo infatti mi sono chiesto se fosse realmente necessario utilizzare attrezzature diventate “famose” negli ultimi tempi, come ad esempio le trekking pole tents, i tarp e gli zaini destrutturati e la risposta, almeno secondo me, è “non necessariamente”.

Perché siamo sinceri, a guardarli dall’esterno coloro che parlano e raccontano di attrezzature ultralight sembrano quasi copiati ed incollati a stampino come se seguissero dogmaticamente una regola fissa!
Fateci caso, la prossima volta che li vedete sui sentieri, e vedrete che tutti (o quasi) hanno:

  • Uno zaino destrutturato (cioè privo di schienale) fatto a “sacco”, con gli spallacci sottili e le taschine laterali e costruito in Dyneema o materiali simili iper leggeri

  • Una trekking pole tent, un’amaca o un tarp come protezione per la notte

  • Un materassino rigorosamente in schiuma, possibilmente più corto della loro altezza, tanto sotto le gambe ci mettono lo zaino

  • Delle bottiglie in plastica a cui montare sopra il filtro per l’acqua della Sawyer che fa molto ammeregano

  • La camicia a maniche corte, emblema dello spirito outdoor made in USA

  • E l’infame ma quasi sempre presente sacchetto per l’immondizia usato per “impermeabilizzare” l’interno dello zaino

Ora, premesso che non faccio riferimento a nessuno in particolare e detto che non c’è nulla di male a seguire un certo tipo di filosofia, perchè sia chiaro, tutte le soluzioni sopra indicate possono essere valide e possono avere anche un loro senso, ma di certo non sono l’unica soluzione valida al viaggiare con zaini leggeri.

Contrapposta a quella americana infatti esiste anche una filosofia europea che è leggermente più “tradizionalista” e che solitamente predilige un livello di comfort maggiore a scapito di qualche centinaio di grammi in più nello zaino. Quest’idea e questo approccio alla montagna derivano da un alpinismo e da un escursionismo esplorativo sviluppatosi a partire dagli anni 30 del 1900 e che da allora si è sviluppato, anche grazie alla ricerca delle varie aziende presenti in Europa, andando sempre di più verso soluzioni tradizionali che avessero una buona qualità ma soprattutto un ottimo rapporto peso/comfort. Ora quindi non so voi, ma se io devo portarmi 500 grammi in più nello zaino per potermi garantire una maggior comodità e per fare questo mi devo allenare un poco in più, beh, grandi dubbi non ne ho!

I MIEI SETUP ULTRALIGHT

E siamo infine giunti alla parte in cui vi racconto quali sono le attrezzature che normalmente mi porto nelle mie uscite quando decido di ridurre al minimo i pesi.

TREKKING CON PUNTI D’APPOGGIO

Se parto per un trekking a tappe in cui mi trovo in zone antropizzate ed in cui dormo in struttura (o comunque senza tenda) e posso trovare cibo pronto lungo la strada questi sono gli elementi che porto nel mio zaino:

  • DORMIRE: Sacco a Pelo o Sacco Lenzuolo
    Se dormo in struttura mi porto un semplice sacco lenzuolo. Se invece dormo all’aperto o in strutture che non siano bnb o rifugi, utilizzo normalmente il mio Ferrino Lightec Duvet 800. È un sacco a pelo in piuma super leggero, pesa infatti 760 g, con temp di comfort fino a 3°C e quindi ottimo per tre stagioni e soprattutto con piume certificate RDS cioè con piume provenienti da allevamenti responsabili in cui non maltrattano gli animali.

  • ACQUA: Camelback o Borracce
    Io preferisco nettamente la sacca idrica, sia perché sta all’interno dello zaino sia perché riesco a gestirmi molto meglio l’idratazione, ma in linea generale possono andare bene anche delle borracce in alluminio leggere (per un’intera giornata di cammino solitamente si bevono almeno tra i 2 ed i 3 litri d’acqua con sali minerali al giorno) o le soft flask in silicone da trail running.

  • Mini Kit di Primo Soccorso
    Composto da:
    Pinzette per Zecche
    Compeed + Qualche cerotto
    Rotolo di Benda Autodesiva
    Coperta Isotermica
    Accendino

  • Torcia Frontale
    Per rimanere minimale mi porto solitamente la mia Petzl Elite con batteria di ricambio che pesa solamente 27 grammi o un’eventuale alternativa può essere la Led Lenser Neo6R che pesa 95 grammi.

  • Guscio Impermeabile
    Lot Rain Jacket di Karpos per tutta la vita! 185 grammi di peso per un guscio 2,5 strati in grado di proteggere da qualunque tipo di evento atmosferico. Da quando ce l’ho me ne sono follemente innamorato!

  • Cappellino + Occhiali da Sole
    Generalmente in estate cammino con il cappellino in modo da avere un elemento in più che mi ripari dal sole ma in caso alternativo ho sempre dietro una fascia elastica che mi fermi il sudore che scende dalla fronte.

    Sugli occhiali invece credo che averne un paio leggero e studiato specificamente per gli sport outdoor sia fondamentale! E qui entrano in gioco i miei Neon Arrow e Neon Road che sono leggerissimi, super comodi ed ultra performanti. Con un assurdo peso di 26 grammi ed una lente di categoria 3 perfetta sia in zone d’ombra che al sole sono diventati i miei occhiali preferiti.

  • Buff e Guanti Antivento
    Uno dei magnifici 7, inutile raccontarveli 😉

  • Kit della Cacca
    Altro elemento quasi scontato. Composto da fazzoletti / carta igienica e da salviette umidificate (da non lasciarsi assolutamente dietro ma da portare con sè fino al primo cestino). Non sono un fan della paletta per scavare, che per quanto pesi solo 12 grammi, trovo inutile visto che lo stesso lavoro lo si può ottenere scavando un po’ con un bastone o creando una nicchia con dei sassi. Ah, dovrebbe essere inutile ma vi ricordo che non si deve cacare sui sentieri ma ci si allontana di almeno 50/100 metri. Spero vivamente che voi, cari pini mughi, non siate tra quelle bestie che lo fanno!

  • Bastoncini
    Per quanto siano un elemento che non tutti usano, i bastoncini sono per me un pezzo d’attrezzatura fondamentale che ogni camminatore dovrebbe usare! Per i tour super light o per il trail running sto usando i Jet 120 di Ferrino che pesano sui 380 grammi mentre per uscite un po’ più tecniche uso i Ferrino Nuptse in carbonio che pesano circa 450 grammi.

  • Beauty Kit + Spazzolino + Crema Solare
    Anche questo è un pezzo di kit che non serve descrivere e che dipenderà da ognuno di noi in base anche alle diverse esigenze.

  • Scarpe
    Per giri non troppo tecnici, in cui è necessario utilizzare lo scarpone o la scarpa da avvicinamento strutturata, in questo periodo sto usando le Scarpa Rush gtx, scarpa da trail running su lunghe distanze, molto ammortizzata e davvero comoda.

  • Zaino
    Nel caso di uscite con appoggi per quanto riguarda lo zaino mi affido ad un X-Track da 20 Litri di Ferrino. Si tratta di un modello pensato per il trail running con cui mi sto trovando veramente bene, che permette di sfruttare al meglio tutti gli spazi al suo interno poicheé ha una divisione ed un’organizzazione dei volumi davvero ben studiata!

Per quanto riguarda il vestiario (che tengo all’interno di una drybag) mi organizzo così:

  • 2 Magliette Tecniche

  • 1 Braghe Corte

  • 1 Braghe Lunghe

  • 2 Mutande + 2 Paia Calzini Tecnici

  • 1 Gilet Antivento

  • 1 Pile adatto alla stagione

  • 1 Paio di Sandali Minimali / Infradito

  • 1 Asciugamanino in Microfibra

Del vestiario che sto testando quest’estate vi racconterò più nello specifico in un mini video che uscirà su Youtube e su Instagram nelle prossime settimane!

TREKKING IN AUTONOMIA

A fare la differenza a livello di attrezzature, nel caso di un trekking a tappe in autonomia o in semi autonomia, sono principalmente il sistema notte ed il sistema cucina.
Ad aggiungersi alle attrezzature sopra indicate quindi dovremo inserire:

  • Zaino
    Dovendoci portare molta più attrezzatura sarà inevitabile avere bisogno di uno zaino più grande e più comodo. Qui ho scelto l’Agile 35 di Ferrino, 950 grammi di peso, uno schienale super comodo e una forma affusolata davvero fantastica. Inoltre ha tre tasche elastiche sui lati che, per quanto io non le utilizzi (sapete che per me uno zaino è ben fatto quando ci si fa stare tutto all’interno), lo rende ancora più versatile. E poi è giallo, che è un colore che come è risaputo vi fa andare molto di più in montagna!

  • Materassino + Cuscino
    Da un paio di anni uso il Sea to Summit Comfort Plus Insulated e devo dire che mi ci trovo veramente da dio. Unica sua pecca, trattandosi di un materassino invernale è che in estate è pesante e davvero troppo caldo ed infatti sto pensando di aggiungere all’arsenale anche il StS Ether Light XT che è molto più leggero e meno isolante. Come cuscino invece uso un semplice Decathlon gonfiabile che va assolutamente benissimo.

  • Tenda Leggera o Tarp (solo in caso di trekking in ambienti non difficili)
    Qui la mia scelta ricade sulla tenda Sintesi 2 di Ferrino che da qualche mese mi porto appresso nelle mie avventure in solitaria e non solo. Si tratta di una tenda “mista”, in quanto è di base una monotelo dotata però di zanzariera interna, che pesa 1,5 kg e mi sta dando enormi soddisfazioni.

    Se devo fare trekking in ambienti non montani o comunque meno difficili invece, opto per un tarp o in alcuni casi anche per la soluzione tarp + amaca. Eventualmente per questo tipo di ambienti si potrebbe considerare di adottare una trekking pole tent di cui però, avendo già tutte le altre soluzioni, io non ho necessità e che non prevedo di acquistare non ritenendola abbastanza affidabile a 360 gradi per gli ambienti tecnici e di montagna.

  • Un kit cucina composto da Fornello + Bombola + Spork + Drybag Cibo
    Anche qui c’è una possibilità di scelta vastissima. Io mi porto quasi sempre il mio Jetboil MiniMo che, a discapito dei suoi 510 grammi di peso ha un sistema di dissipazione del calore iper efficiente che mi consente di risparmiare gas e di cucinare molto più velocemente. Al peso del Jetboil va ad aggiungersi la bomboletta (della grandezza adatta al tipo di uscita), lo Spork, la spugnetta per il lavaggio e la drybag per contenere il cibo.

  • Nel caso in cui fosse necessario poi mi porto anche il filtro per l’acqua (Sawyer Micro) e la sua sacca di riempimento che spesso uso anche come borraccia aggiuntiva in caso di bisogno.

CONCLUSIONI
Come avete visto le attrezzature ed i materiali che ho scelto sono per lo più elementi tradizionali di aziende italiane e/o di aziende tecniche outdoor non necessariamente specializzate in prodotti ultralight. Il peso complessivo dei miei zaini è di 3,3 kg per quello senza appoggi (contando il sacco lenzuolo, che diventano 3,7 portando il sacco a pelo) e di 7,4 kg per quello studiato per i trek in autonomia che, considerando 1,5 kg di tenda, 860 grammi di fornello, 760 grammi di sacco a pelo e quasi 900 di materassino (tutti elementi che volendo potrebbero essere alleggeriti a scapito di un filo in meno di comodità) è un peso di tutto rispetto e da considerarsi nella lega dei leggeri!!!

Di base quindi quello che volevo dimostrare è che per essere leggeri non serve obbligatoriamente seguire “la moda” dei backpacker e dei thru hiker ma si può fare una selezione dei materiali ottenendo comunque ottimi risultati senza però compromettere il comfort.