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20 Ottobre 2023

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Coppa del Mondo di sci alpino Zermatt-Cervinia: stop parziale ai lavori!

Escavatori al lavoro sul ghiacciaio del Teodulo, Zermatt (Svizzera) ©20min/Sébastien Anex

In Svizzera, misura provvisoria dopo un ricorso degli ambientalisti

A poco più di tre settimane dalle discese libere maschili (11-12 novembre) e femminili (18-19 novembre) in programma a Zermatt-Cervinia, prime prove transfrontaliere di Coppa del mondo di sci alpino, una misura provvisoria blocca i lavori in corso per la preparazione del terreno di gara.

La Commisstion Cantonale des Constructions del Vallese ha infatti ordinato ieri 19 ottobre la sospensione immediata dei lavori sul ghiacciaio del Teodulo, al di fuori del perimetro del comprensorio sciistico. Lo ha reso noto ieri la stampa svizzera, citando un comunicato della CCC.

Secondo la Commissione, lo stop non riguarda invece i lavori in corso all’interno del comprensorio sciistico, perché   “in questa fase e alla luce delle prime informazioni disponibili, la cessazione totale dei lavori sarebbe stata contraria al principio di proporzionalità”. Si tratta quindi di uno stop parziale delle operazioni in corso.

La commissione sottolinea che presto effettuerà un’analisi sul campo e, una volta accertati i fatti, adotterà le misure che si renderanno necessarie. Il CCC non ha fornito ulteriori informazioni in questo momento.

A presentare due diversi ricorsi nei giorni scorsi erano stati gli avvocati per il clima – per conto di Wwf e delle associazioni ambientaliste Pro Natura e Mountain Wilderness Schweiz – e due deputate del parlamento del canton Vallese, l’avvocata socialista Aude Rapin e la capogruppo dei Verdi, Céline Dessimo. I media elvetici riportano che la sospensione risponde alla richiesta di misure provvisorie urgenti degli avvocati del clima.

Tutto è iniziato il 15 ottobre, quando 20 Minutes ha pubblicato un articolo ed un video sui lavori che a Zermatt stanno interessando il ghiacciaio del Teodulo per la costruzione della pista “Gran Becca” che ospiterà l’11-12 e 18-19 novembre le discese libere maschili e femminili. Gli autori del servizio rivelano come, dopo aver raccolto dati col GPS, questi lavori sconfinerebbero in aree non autorizzate alla pratica dello sci.