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5 Febbraio 2024

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Denis Urubko dopo l’incidente sul Gasherbrum I: “Fine del gioco? No! No! No! Il gioco INIZIA!”

Denis Urubko all’ospedale militare di Skardu, febbraio 2024. Fonte facebook

L’alpinista russo continua a sorprendere per la sua forza e positività

“Fine del gioco? No! No! No! Il gioco INIZIA!”. E’ quanto pubblicato da Denis Urubko sui suoi canali social pochi giorni fa.

Il forte alpinista russo fortunatamente sta bene e sembra non perdersi d’animo dopo l’incidente sul Gasherbrum I. Ringrazia i tanti che l’hanno supportato  e sostenuto durante la sua ultima avventura.

Partito per il Pakistan il 30 dicembre, Urubko è arrivato al campo base del Gasherbrum I (8080 m), a 5000 metri di altitudine, domenica 20 gennaio, dopo otto giorni di marcia, con la sua piccola squadra.   “Il Gasherbrum I è avvolto dalle nuvole – aveva commento – Non è visibile, ma posso sentire la sua potenza. Un gigante speciale, il cui passato è estremo, con molte tragedie e trionfi. Ma il successo estivo con Maria Jose Cardell mi aiuterà a pianificare la salita invernale”.

Il 50enne himalaysta voleva tentare l’undicesima montagna più alta della Terra in solitaria, in quella che poteva diventare per lui la prima ‘vera invernale’, magari anche attraverso una nuova via. Ricordiamo che Denis considera vere invernali le ascensioni effettuate dall’1 dicembre al 28 febbraio, secondo l’inverno meteorologico.

Il tempo è stato clemente: il freddo,  il vento  e un leggero strato di neve gli hanno consentito di lavorare fino all’ultima settimana di gennaio, permettendogli di attrezzare la cascata di ghiaccio e depositare alcune attrezzature a oltre 5.000 metri di altitudine. Il passo successivo era trovare la via per il Campo 2 a 6.400 metri. Purtroppo, a quota 5.500 metri, mentre stava progredenso verso tale campo, l’alpinista russo è caduto in un crepaccio profondo 6-7 metri, dove è rimasto un’ora, subendo seri congelamenti alle mani. Fortunatamente, il pakistano Hassan Shigri – che lo doveva accompagnare fino a C2 –  lo ha tratto in salvo.

Il 31 gennaio, all’ospedale militare di Skardu, Denis è stato sottoposto a un intervento chirurgico per ripulire le zone colpite dai congelamenti. Secondo i medici, le dita non hanno subito danni gravi e le normali funzioni vitali potranno riprendere a breve.

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