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2 Gennaio 2017

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

DENIS URUBKO TENTA IL “KHAN TENGRI” IN INVERNO

Parete Nord del Khan Tengri. Fonte: russianclimb.com

Parete Nord del Khan Tengri. Fonte: russianclimb.com

DENIS URUBKO IN INVERNO SUL “KHAN TENGRI” (7010 M)

Accompagnato dal polacco Jacek Teler, Denis Urubko quest’inverno si recherà in una montagna del Tien Shan che conosce molto bene.

Non sarà un ottomila, né una prima salita, ma l’alpinista di origine russa nazionalizzato polacco, affronterà il Khan Tengri (7010 m)  in invernale, un ottimo allenamento in vista del suo prossimo obiettivo: scalare il K2 in inverno tra il 2017 -2018.

In realtà, Urubko aveva già programmato da mesi di recarsi in Pakistan quest’inverno, per la spedizione polacca guidata da Krzysztof Wielicki verso la storica prima salita invernale del K2. Tuttavia, la mancanza di fondi ha costretto gli alpinisti a rimandare l’avventura per il prossimo anno. E’ la seconda volta che Denis Urubko slitta il tentativo invernale sul K2, dopo il rifiuto delle autorità cinesi di rilasciare un permesso per la spedizione 2014/2015 con Alex Txikon e Adam Bielecki.

Questa volta, però, non volendo stare a casa, ha cercato un nuovo obiettivo, il Khan Tengri (7.010 m),  seconda montagna più alta della catena del Tien Shan, superata solo dal Pobeda il cui nome in kazako significa Re del cielo. Sarà accompagnato dal polacco Jacek Teler, la cui esperienza invernale comprende due tentativi al Nanga Parbat (2008/2009 e 2013/2014) e uno al K2 (2002/2003).

Denis Urubko ha raggiunto la cima del Khan Tengri in altre occasioni. Nell’estate del 2001, ha firmato una nuova variante del percorso Myslovskiy sulla Nord (una parete di 2.800 m), con Sergey Samoylov, Vasiliy Pivtsov Alexander Rudakov e Damir Molgatchev.

L’anno seguente, Denis Urubko ha partecipato alla prima edizione del Khan Tengri Festival, il cui evento più importante è stato la salita in velocità fino alla cima, attraverso la via normale del versante sud. Urubko ha battuto gli altri partecipanti con un tempo di poco più di 7 ore.

LA PIRAMIDE DI GHIACCIO

Il Khan Tengri ha una forma piramidale completamente coperta di ghiaccio e neve. La sua prima salita risale al 1931, da parte di una spedizione ucraina guidata da Mikhail Pogrebetsky, che ha scalato la parete sud.

La prima invernale risale al 1992 ed è stata effettuata da una forte spedizione kazaka guidata da Valeri Khrishchaty. Il Khan Tengri è il settemila dell’ex Unione Sovietica più difficile in inverno perché la sua piramide rocciosa è completamente esposta ai venti e alle tempeste. L’8 febbraio di quell’anno, Khrishchaty e i suoi compagni Viktor Dedi, Yuri Moiseev, Vladimir Suviga, Aleksandr Savin, Igor Putintsev e Malik Ismetov hanno raggiunto la vetta. Ironia della sorte, Valeri Khrishchaty è scomparso l’estate seguente nello stessi Khan Tengri, travolto da una valanga.

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