MENU

16 Settembre 2021

Climbing · Vertical · Europa

Due climber americani perdono la vita a Maiorca

disciplina psicobloc. Fonte: Hemans Pou/Twitter

I loro corpi sono stati ritrovati in acqua. Non ci sono testimoni dell’incidente, ma tutto fa pensare che siano caduti dalla scogliera mentre praticavano deep water soloing (o psicobloc) a causa di una frana

Due climber americani hanno perso la vita martedì 14 settembre in uno dei settori psicobloc della costa sud-orientale di Maiorca.

La zona è frequentata dagli arrampicatori che praticano il deep water soloing (o psicobloc), uno stile di arrampicata in solitaria che si svolge su acque profonde per ridurre al minimo gli infortuni.

I corpi dei due uomini, rispettivamente di 25 e 35 anni, sono stati ritrovati in acqua senza vita dopo una caduta dall’alto delle scogliere di Cala Sa Nau, nei pressi della Cova des Cossi.

Secondo quanto riportato dalla stampa spagnola gli alpinisti avrebbero chiesto informazioni ad un bagnino in merito all’area psicobloc di Cala Sa Nau, dove volevano arrampicare. Non ci sono testimoni diretti dell’incidente.

I noti scalatori spagnoli Eneko e Iker Pou, hanno così commentato su twitter: “Siamo costernati e addolorati per la notizia appena appresa dei due climber morti oggi mentre praticavano psicobloc. Tutto fa pensare ad una frana di pietre. RIP.”

L’allarme è scattato dopo che  alcuni  bagnanti hanno avvistato un corpo nell’acqua e avvisato il bagnino di Cala Sa Nau intorno a mezzogiorno. Successivamente è stato mobilitato un ampio dispiegamento di forze per il salvataggio, tra cui un elicottero,  la polizia locale di Felanitx e le moto d’acqua dei bagnini. All’operazione ha collaborato anche l’imbarcazione  di una scuola di sub della zona.

Un altro corpo è stato recuperato nell’acqua, all’interno della Cova des Cossi. La causa della morte dei due climber è stata attribuita alle lesioni multiple riportate nella caduta.