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5 Agosto 2019

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Eberhard Jurgalski: “Cime effettive o zone di tolleranza sugli 8000?”

Fonte: 8000ers.com

La complicata posizione delle vette di Manaslu, Annapurna I e Dhaulagiri I potrebbe mettere in discussione alcune ascensioni, secondo lo studio dello storico dell’Himalaya

Eberhard Jurgalski, autore del sito web 8000ers.com sostiene che alcune delle salite storiche avvenute sugli Ottomila potrebbero non essere state concluse sul vertice reale. Con questa affermazione, il cronista dell’Himalaya ha aperto un grande dibattito nel mondo della comunità alpinistica.

Sebbene Billi Berling prosegua il lavoro di Miss Elisabeth Hawley dopo la sua morte, Eberhard Jurgalski, è l’ultimo grande documentarista storico degli Ottomila, ancora vivente. C’è una differenza fondamentale tra la raccolta  di documentazione di Miss Hawley e Jurgalski, poiché la prima si è concentrata solo sul Nepal, mentre Jurgalski ha documentato le salite di tutti gli Ottomila, non solo quelli conquistati in Nepal.

Appassionato collezionista di dati sulle scalate delle montagne più alte del mondo, ha condiviso uno studio sulle cime del Manaslu, dell’Annapurna I e del Dhaulagiri I, dove si denota che il punto più alto non è così facilmente identificabile. Dalla sua ricerca ne consegue che un buon numero di spedizioni avrebbe commesso un errore, volontario o meno, quando  giunte ​​in vetta.

Secondo queste valutazioni, che coinvolgono anche altre montagne come il Broad Peak o il Nanga Parbat,  potrebbe essere corretto anche l’elenco delle persone con all’attivo i 14 Ottomila. A tal proposito, lo storico chiede consiglio alla comunità alpinistica di tutto il mondo. Deve essere creata una zona di tolleranza che estende l’area considerata “cima”?

«Sinceramente, ho sempre creduto che  il punto più alto di una montagna sia l’unico punto riconosciuto come vetta» (Eberhard Jurgalski)

Questo è l’articolo pubblicato da Eberhard Jurgalski  su 8000ers.com:

“Raccolgo dati su montagne e alpinismo da 40 anni e ho sempre creduto sinceramente che il punto più alto di una montagna fosse l’unico punto riconosciuto come  vetta. Ma negli ultimi tempi, con ricerche più approfondite e una tecnologia migliore, è stato chiaro che questo approccio topografico assoluto non coincide con la realtà degli scalatori e delle cime delle montagne di ottomila metri ».

“Negli ultimi sette anni, alcuni colleghi ed io abbiamo studiato molte foto di vetta, in particolare su Manaslu, Annapurna I e Dhaulagiri I, in cui emergono problemi circa la posizione precisa delle vette e le registrazioni di chi è salito fino a quel punto. Dopo tutta questa ricerca e dopo aver parlato con molti scalatori, compresi alcuni celebri, è evidente che in alcuni casi non  sono riusciti a raggiungere i punti più alti in una o più di queste montagne a causa dell’ incerta topografia. Gli scalatori si sono fermati, consapevolmente o meno, in alcuni punti più bassi,  vicino alle vette principali in quota, altri non così tanto. ”

Dovremmo creare una Summit Tolerance Zones e due tabelle di salita?

“Per affrontare con precisione ma realisticamente questo delicato problema, abbiamo  considerato la possibilità di creare le “Summit Tolerance Zones “. Ma, naturalmente, anche questa estensione dei “vertici” consentita, può influire sul registro storico delle scalate himalayane. Alcuni vertici  troppo lontani o al di sotto del vero vertice dovrebbero essere rimossi dagli elenchi ufficiali dei vertici? Dovremmo avere due tabelle ascensionistiche: un elenco generale “di coloro che si sono fermati all’interno della zona di tolleranza, e poi un “elenco d’élite” che include coloro che hanno raggiunto il punto più alto?

“Vogliamo che la comunità alpinistica ci aiuti a trovare le soluzioni migliori  per affrontare questo complicato problema.”

Amnistia generale per le salite storiche oppure capire davvero chi ha raggiunto la vetta e chi no?

“Per alcune persone  tutto questo non è  importante e vale lasciare la situazione com’è con una “amnistia generale per tutte le “scalate” storiche. Ma molti altri vorrebbero sapere  quanti hanno realmente realizzato tutti i vertici effettivi dei 14 ottomila. Non vale solo per i collezionisti di “tutti” gli Ottomila. E’ importante anche per le prime ascensioni di ogni paese, le prime donne in vetta, le prime invernali, le aperture e sicuramente altre prime che devono essere studiate correttamente ”, ha concluso .