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23 Maggio 2022

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Everest (8.848 m): David Goettler: “Ho usato le corde fisse”

David Goettler in vetta all’Everest senza O2 supplementare il 21 maggio 2022. Foto: David Goettler

Il 43enne alpinista tedesco racconta i dettagli della salita di sabato scorso

“L’onestà è un valore fondamentale dell’alpinismo fin dalla sua nascita, eppure sta rapidamente diventando quello più trascurato”. Esordisce così David Goettler nel suo primo post pubblicato dopo aver scalato con successo l’Everest (8.848 m), senza l’ausilio di ossigeno supplementare, sabato 21 maggio 2022.

“Chi di noi scala le montagne, in particolare questi giganti himalayani, sa bene cosa rende le cose più facili e quali sono le piccole sfumature che fanno un’enorme differenza in termini di difficoltà, sforzo, possibilità di successo e persino di sopravvivenza”, continua il tedesco.

“Voglio essere trasparente su come mi sono comportato durante la mia scalata, quindi lo spiego qui.
Ho usato le corde fisse. Grazie a @sevensummittreks e @kamiritasherpa e al loro team di fissaggio per l’ottimo lavoro. Queste corde fisse non solo garantiscono che non si perda la strada se arrivano le nuvole, ma rendono la discesa molto più sicura quando si è esausti e si lotta per andare avanti.
Ho usato le scale e le corde fisse attraverso la cascata di ghiaccio. Grazie all’SPCC e agli ‘Ice Doctors’ della cascata di ghiaccio per questo lavoro straordinario. È incredibile.
Durante la spinta verso la vetta, a Campo 3, ho utilizzato una pinoro per tende abbandonata. Avevo costruito la mia durante la rotazione di acclimatamento, ma sembrava stupido usarla quando proprio lì vicino c’era una grande piattaforma di lusso vuota. Nei Campi 2 e 4 ho realizzato ogni volta le mie piattaforme.
Infine, a Campo 4 ho incontrato @robert_kelso_smith e mi ha regalato un blocco di pallini e degli haribos. A parte questo, ho raccolto tutta la neve e il ghiaccio e l’ho sciolto per ottenere l’acqua da bere e ho trasportato il mio cibo.”

“Non voglio sembrare pesante, ma in questi tempi in cui scalare una vetta di 8000 metri può significare qualsiasi cosa, dall’utilizzare di 8 l/min di ossigeno supplementare dal Campo 2 e “assistenza aerea”, all’andare in solitaria con nient’altro che quello che si può portare, vorrei incoraggiare la nostra comunità ad essere onesti e trasparenti.”

“Non fraintendetemi: non si tratta di giudicare lo stile o l’etica. Ognuno è libero di scegliere di arrampicare come vuole e dovrebbe essere orgoglioso di ciò che realizza. Si tratta di essere onesti e di presentare apertamente le proprie scelte”, conclude l’alpinista tedesco.

 

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