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10 Luglio 2018

Climbing · Vertical · Le 15 più belle ferrate tra il Garda e le Dolomiti · Alpi Orientali · Aree Montane · Italia · Trentino Alto Adige

Ferrata delle Aquile

La ferrata delle Aquile. Una via da non sottovalutare.

Raccontata da Roberto Rigotti

 

Zona: Andalo (TN) – Dolomiti di Brenta

Difficoltà: M (lungo la via normale) – D (scegliendo la variante “volo dell’Aquila”)
Posteggio più vicino: Andalo (TN), stazione a valle della funivia Andalo Doss Pel (46.163903 , 11.005674)
Tempo di avvicinamento: 20′  (dall’arrivo della seggiovia Albi de Mez Cima Paganella)
Durata: 2h 30′ ca.
Dislivello: 200m
Periodo consigliato: giugno – ottobre

Un ambiente montano avvolto nel silenzio che dona serenità e adrenalina al tempo stesso. Un tempio per gli amanti delle ferrate che qui hanno pane per i loro denti, affrontando la via normale, uscendo lungo lo “Spigolo del vento”, oppure continuando verso il “Volo dell’aquila”, la recente variante d’uscita per i più esperti. Questa magnifica ferrata è stata denominata “delle aquile” in quanto la vista è spettacolare, spaziando dalla Valle dell’Adige fino al Lago di Garda attraverso la Valle dei Laghi.

All’arrivo della funivia che ci porta in vetta alla Paganella ci accoglie il giovane alpinista Roberto Rigotti, di San Lorenzo in Banale, uno degli artefici di questo percorso insieme al famoso alpinista Elio Orlandi (entrambi tecnici della ditta trentina OR.BA.RI). E’ lui che ci accompagna alla scoperta della “sua” ferrata.

Roberto, possiamo definirla una via in “evoluzione”?

«In effetti il completamento, con relativa inaugurazione della ferrata, era avvenuto nel 2015. Successivamente si è pensato di sviluppare questo progetto apportando un arricchimento attraverso due scale a spirale, la prima di circa una ventina di metri, mentre la seconda di una decina. Entrambe le scale sono appese nel vuoto e permettono una vista panoramica a 360 gradi. In sostanza una variante alla via ferrata originale da non prendere assolutamente sotto gamba. Solo per esperti. I lavori sono terminati a giugno di quest’anno».

Quanto impiega l’alpinista a percorrere questa ferrata mozzafiato?

«Iniziamo col dire che questa ferrata è consigliata prevalentemente ad alpinisti esperti con adeguata preparazione fisica, visto che è stata considerata di grado medio/difficile. Il tempo di percorrenza, considerando pareti, ponti tibetani e eventualmente le due nuove scale a spirale, varia da due ore a due ore e mezza».

Qualche ulteriore consiglio?

«Si, direi che una cosa importante da fare prima di affrontare il percorso è sicuramente consultare il bollettino meteo in modo da non trovarsi a percorrere la ferrata con un brutto temporale. Altra cosa obbligatoria è quella di indossare imbragatura con relativo kit da ferrata e il casco protettivo… siamo sempre in montagna!».

A due anni dall’inaugurazione possiamo fare un bilancio?

«Certamente. I passaggi ad ora sono stati all’incirca 20.000. La ferrata ha richiamato molti turisti, anche provenienti dall’estero e numerosi locali. Un successo che più o meno si poteva immaginare visto il panorama mozzafiato che la ferrata offre. Altro punto di forza è la comodità di avvicinamento. Infatti è possibile raggiungere la cima della Paganella attraverso gli impianti di risalita, da dove in una ventina di minuti attraversando un comodo e suggestivo sentiero si raggiunge l’attacco della via ferrata».

Ulteriori sviluppi per il futuro?

«Personalmente penso che già così sia una ferrata varia e divertente, ma chi lo sa? Il tempo passa e le idee arrivano…intanto godiamocela così com’è».

Roberto, a te personalmente cosa piace di più di questa ferrata?

«Per me è stata una soddisfazione enorme aver partecipato attivamente alla realizzazione della ferrata. Ma ancor più mi dà gioia la felicità nei volti di chi la percorre».

Intervista di Massimo Dorigoni – MountainBlog

 

Contatti guida alpina per la Ferrata delle Aquile:

CLAUDIO KERSCHBAUMER – Andalo (TN)
Cell. 3356959252
Mail: andalo@alpstation.it