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17 Settembre 2021

Running · Sky Running · Alpi Centrali · Aree Montane · Italia · Lombardia

“Grigne Skymarathon” al via il 19 settembre

Foto arch. Trofeo Scaccabarozzi

Da battere i record di Kilian Jornet 4h.43’54” (2007) ed Emanuela Brizio 5h.32’01” (2008)

Tra pochi giorni il Trofeo Scaccabarozzi tornerà agli antichi fasti con un nuovo nome: Grigne Skymarathon. Gli organizzator stanno lavorando per un rientro in grande stile nel circuito di Skyrunning World Series, la coppa del mondo delle corse a fil di cielo.

La data è domenica 19 settembre. La location, come sempre, Pasturo. Dal cuore della Valsassina quasi 300 corridori accuratamente selezionati affronteranno 42km e 3900m d+ con passaggio ai 2184m della Grigna Meridionale e ai 2410 di quella Settentrionale.

Da battere i record di Kilian Jornet 4h.43’54” (2007) ed Emanuela Brizio 5h.32’01” (2008).

Il tracciato

Dalla piazza di Pasturo (650 m), lungo la via Grigna, si segue una carrareccia col segnavia n. 33 e la si percorre ignorando le diramazioni laterali, fino alla cappella degli Alpini a Cornisella dedicata a Maria Regina Pacis. Al bivio successivo si piega a sinistra, affrontando un lungo tratto nel bosco, fino ad incontrare la mulattiera che sale dal Colle Balisio (Grassi Lunghi). Giunti al bivio con il sentiero della Traversata Bassa, lo si segue in direzione dei Piani Resinelli, che solitamente i trekker raggiungono dopo lunga ma non faticosa camminata (ore 3-4 da Pasturo).

Lasciato il Forno della Grigna ai Piani dei Resinelli (1354 m), ci si dirige verso la Chiesetta del Sacro Cuore per imboccare il sentiero che in leggera discesa porta ai piedi del versante sud-occidentale della Grignetta. Da qui, percorrendo il Sentiero delle Foppe, si raggiunge, il Rifugio Rosalba (1730 m). Siamo nel cuore della Grignetta, di fronte alle pareti sulle quali hanno arrampicato generazioni di alpinisti, lecchesi e non; guglie e pinnacoli, dalle forme spesso bizzarre, offrono uno spettacolo mozzafiato, completato dagli scorci sul lago. Indossando il caschetto (obbligatorio sino al Rifugio Bietti-Buzzi) si percorre il tecnico sentiero Cecilia (attrezzato con catene nei punti più esposti), si esce sulla Cresta Cermenati, poco sotto la vetta della Grigna Meridionale (2184m), che si raggiunge in pochi minuti.

Scatto sul Grignone. Foto: Maurizio Torri

Dalla cima, con l’aiuto di catene, ci si cala lungo il versante settentrionale, si imbocca il Canalino Federazione, da percorrere con cautela, e si scende fino al Buco di Grigna (o Bocchetta di Campione), dal quale, piegando a sinistra, si punta il Rifugio Elisa (1518 m), una picchiata non sempre agevole. Un bellissimo sentiero, in alcuni tratti attrezzato con catene e corde fisse, porta ad una forcella tra il Sasso dei Carbonari e il Sasso Cavallo (Val Cassina), storiche pareti che si affacciano sul lago di Como, e da qui al Rifugio Bietti-Buzzi (1715 m). La tappa successiva è il Rifugio Bogani (1816 m) nello splendido scenario dell’Alpe di Moncodeno, sul versante settentrionale del Grignone, raggiunto il quale inizia la salita verso la cima della Grigna Settentrionale (2410 m). Dal Rifugio Brioschi, poco sotto la vetta, la seconda cima di giornata appare, come un piacevole miraggio.

La picchiata verso Pasturo comincia lungo lo scosceso versante orientale del Grignone fino a raggiungere, passando dal bivacco Girani-Riva ai Comolli, il Rifugio Pialeral (1400 m) e dopo una traversata tra canali e falsopiani si raggiunge la chiesetta di San Calimero (1499 m), da cui inizia la lunga discesa verso Pasturo passando prima dal Rifugio Riva (1020 m) e dopo aver attraversato gli incantevoli Piani di Nava andare poi a prendersi i meritatissimi applausi.