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9 Giugno 2020

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Himalaya, Karakorum: a quando le prossime spedizioni?

K2. Foto: Alex Txikon

2020: un anno alpinistico da dimenticare, finora…

Dopo i falliti tentativi invernali sull’Everest, si sono  registrati solo 50 vertici nel 2020,  firmati  da un’unica spedizione – quella cinese –  la sola autorizzata a scalare il “Tetto del Mondo” in primavera. Il ritorno a casa degli alpinisti ha nuovamente avvolto l’Everest nel silenzio, e ora è tempo di domandarsi se la prossima stagione alpinistica sarà l’estate, l’autunno  oppure l’inverno.

In questo periodo dell’anno di norma gli alpinisti sono in viaggio verso i  campi base del Karakorum. Ma le uniche notizie che arrivano dal  Karakorum in questi giorni, parlano di spedizioni cancellate o rinviate. Il governo pakistano sta cercando di semplificare la burocrazia (attraverso applicazioni online, l’apertura delle frontiere, prezzi bassi, ecc.), per facilitare coloro che sono ancora disposti a partire per il Karakorum. Ma i contagi sono in Pakistan sono in aumento: 90.602 i casi confermati al 5 giugno. Tuttavia, il Primo Ministro Imran Khan ritiene che il paese non possa permettersi di tornare al lockdown.

Stefi Troguet, Nanga Parbat 2019. Foto: S. Troguet/facebook

Stefi Troguet (Andorra) ha  rimandato la sua spedizione al Gasherbrum II fino al prossimo anno. Lo ha annunciato la scorsa settimana.

Il catalano Sergi Mingote, che punta al Gasherbrum I per realizzare il suo progetto 14×1000, senza ossigeno supplementare, in mille giorni, ha riferito ad ExplorersWeb che  al 99% la spedizione non si farà. “Tutti i miei compagni di scalata si sono ritirati .. vorrei ricredermi, ma le mie speranze sono davvero scarse”, ha affermato lo spagnolo.

Sergi Mingote. ©Sergi Mingote

L’assenza di alpinisti e trekker sarà un duro colpo per il Gilgit-Baltistan, la cui economia si basa sul turismo. Alcuni alpinisti di fama internazionale suggeriscono che questo sia il momento giusto per un’importante operazione di pulizia delle montagne. “Il Karakorum ne avrebbe davvero bisogno”, ha affermato lo spagnolo Alex Txikon a ExplorersWeb.

L’unica speranza ricade dunque nelle spedizioni di fine estate-inizio autunno: una opzione  non fattibile per il Karakorum, ma possibile per il Nanga Parbat più occidentale. Mingma G di Imagine Nepal, che ha scalato la montagna a ottobre 2017, ha annunciato un nuovo tentativo autunnale sul Nanga, sebbene abbia già cancellato le spedizioni al K2 e Broad Peak previste per il 2020.

©Mingma Gylje Sherpa/facebook

Akbar Syed di Lela Peak Expeditions ha dichiarato in una e-mail a ExWeb di tenere aperte tutte le possibilità per le montagne del Pakistan, nella speranza migliori la situazione di emergenza causata dalla pandemia. “I  trekking possono essere organizzati fino alla fine di settembre e stiamo immaginando di lanciare una spedizione al Nanga Parbat entro la fine di agosto”, ha affermato.

Con i mesi di Settembre-Ottobre terminano le piogge monsoniche e si solito si apre la stagione per gli 8000 del Nepal. Quest’anno, nel paese,  tutto dipenderà dalla situazione COVID-19. Attualmente, i contagi sono in aumento, con 2.912 casi e 13 morti al 5 giugno. Non si tratta di cifre eccezionali come quelle del Pakistan e  il Nepal ha ancora il tempo per regolarizzare la curva dei contagi prima dell’inizio della stagione alpinistica.

La guida nepalese Tashi Lakpa. Foto: Seven Summit Treks

“Stiamo pensando di organizzare spedizioni su Everest, Manaslu, Dhaulagiri e Cho-Oyu, se la situazione lo permetterà”, ha affermato  Tashi Lakpa di Seven Summit Treks sempre a ExplorersWeb. Nel frattempo, l’operatore sta concentrano i propri sforzi assicurano cibo e beni di prima necessità alle comunità locali.

Sergi Mingote è pronto a salire su un aereo per il Nepal anche all’ultimo minuto: “Vorrei scalare Makalu e Cho Oyu”, ha dichiarato a ExplorersWeb.

Le aziende internazionali, che attualmente stanno sostenendo la comunità di Sherpa attraverso donazioni, non demordono e si preparano ad agire anche all’ultimo minuto.