MENU

26 Settembre 2023

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

I russi tentano la via nepalese sulla parete Sud del Cho Oyu (8.188 m) e il Dhaulagiri (8.167 m)

Mentre molte squadre saranno impegnate sulla via normale del Cho Oyu in Tibet, alcuni forti alpinisti russi tenteranno il difficile versante Sud in Nepal

Un forte team russo guidato da Andrei Vasiliev è in Nepal per scalare il Cho Oyu attraverso la via che gli sherpa nepalesi tentarono nel 2021 e nel 2022 (cresta Sud-Ovest). Del team fanno parte, Vitaly Shipilov, Victoria Klimenko, Sergei Kondrashkin e Kirill Eizerman.

Un secondo gruppo di alpinisti russi, composto da Roman Abildaev, Oleneva Nadezhda Alexandrovna, e Rasim Kashapov,  ha invece come obiettivo il Dhaulagiri.

Gli alpinisti sono arrivati a Kathmandu mercoledì scorso e sono in viaggio per i rispettivi campi base.

Entrambe le spedizioni non si avvarranno del supporto di sherpa e dell’ausilio di ossigeno supplementare.

La doppia spedizione è stata organizzata dalla Federazione alpinistica russa con il sostegno del Ministero dello Sport russo, in occasione delle commemorazioni per  il 100° anniversario dell’alpinismo russo.

Cho Oyu. L’inviolata Cresta Sud-Ovest, sul versante nepalese

Le vie aperte finora sul versante sud del Cho Oyu: 1. Via rossa: Urubko-Dedeshko lungo la parete sud. 2 Via blu: La via invernale polacca di Maciej Berbeka e Maciej Pawlikowski, poi ripetuta da Andrzej Heinrich e Jerzy Kukuczka. 3. Via verde: La via austriaca sulla parete SE, la prima aperta sul versante sud del Cho Oyu. 4. Via gialla: La via russa lungo la cosiddetta cresta “V” (dalla cresta SE alla cresta E).

L’imponente parete sud del Cho Oyu conta solo quattro vie completate, tutte estremamente impegnative (vedi immagine sopra).

La squadra russa sceglierà la via in base alle condizioni. I loro piani sono di farsi strada tra i seracchi nella parte inferiore del percorso, per poi allestire un campo intermedio sul grande altopiano a 6.800 metri. La principale difficoltà tecnica consiste nel superare il ripido bastione di roccia a 7700-8100. Questo tratto è il punto chiave da cui sono scese le squadre precedenti.

Le due spedizioni di maggior successo:
– 1990 spedizione guidata da Alexander Glushkovsky, composta da Nikolay Cherny, Sergey Arsentiev, Alexey Koren, Vladislav Moroz, V. Karpenko, Yuri Konovalov, Mikhail Mozhayev. Il team Arsentyev – Karpenko è salito sotto la torre sommitale fino a un’altezza di 8100 m ed è dovuto tornare indietro a causa del maltempo,  100 metri prima della vetta (fonte “Il Terzo Polo della LETI. 1935-2017”, San Pietroburgo, 2017). Il team ha iniziato la salita dal villaggio di Gokyo.
– Una squadra di sherpa del Nepal nel 2022 è riuscita a raggiungere un’altitudine di 7500-7700 in inverno, partendo da Tame.