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22 Dicembre 2020

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Invernale al K2 2020-21. La strategia di Tamara Lunger e Alex Gavan

Alex Gavan e Tamara Lunger. Foto: selfie T. Lunger. Fonte: explorersweb

L’italiana e il rumeno hanno deciso di unire le forze per tentare l’unico ottomila ancora inviolato nella stagione più fredda

Alex Gavan ha raggiunto la vetta di sette ottomila senza ossigeno supplementare. Tamara Lunger ha scalato il K2, senza ossigeno supplementare (luglio 2014) e ha all’attivo quattro spedizioni invernali  su vette di oltre 8.000 metri.

La formidabile coppia ha deciso di unire le forze nel tentativo invernale al K2, mantenendo la propria autonomia strategica. Al campo base rimarranno il più possibile per conto loro, anche se contribuiranno a rifornire i campi alti e aiuteranno ad attrezzare la via, come confermato a Explorersweb da Islamabad, dove sono arrivati ieri. “Abbiamo portato 600 m di corde”, ha detto Alex Gavan.Visto il numero di scalatori sulla montagna, per noi è una quota più che equa.”

Niente ossigeno supplementare

Alcuni degli alpinisti che attualmente affollano il campo base del K2, hanno cercato di distinguersi dalla massa  di aspiranti al vertice, affermando che scaleranno l’ottomila più o meno indipendentemente. Gavan e Lunger, come abbiamo già anticipato ieri, non useranno O2 supplementare, per ragioni etiche e spirituali. “Per me, il K2 è un grande insegnante e un grande maestro che adoro, non un gigantesco mucchio di roccia che deve essere profanato da una conquista”, ha detto Gavan. “Procederemo un passo alla volta”, ha detto Gavan.

Lunger e Gavan non hanno mai scalato insieme prima, anche se “lo abbiamo fatto, nello spirito”, ha affermato Gavan. I due si sono incontrati per la prima volta a Skardu nel 2014.  “Abbiamo risalito il Baltoro insieme”, ricorda Gavan. “Tamara stava andando al K2 e io al Broad Peak. Quando ci siamo separati [i BC sono a un paio d’ore di distanza l’uno dall’altro], mi ha prestato una delle sue piccozze, che ho portato in vetta. Di ritorno al campo base, gliel’ho restituita e lei l’ha portata in cima al K2. Era una connessione strana e da allora siamo rimasti in contatto. “

“Io e Tamara non siamo qui per vincere il titolo di primi in vetta al K2 in inverno…. Non siamo in competizione con altre squadre sulla montagna, ma invece portiamo la nostra energia e attrezzatura per collaborare a lavorare sulla via con spirito di generosità e altruismo. È mia profonda convinzione che le montagne vadano scalate non solo con attrezzi da ghiaccio e ramponi, che tutti abbiamo, ma soprattutto, con umiltà. – ha dichiarato Gavan alla stampa rumena  –  non utilizzare ossigeno supplementare non è solo una scelta che riteniamo etica, ma l’unico approccio equo che possiamo immaginare e avere su questo essere straordinario, il potente K2. Per noi, essere sui suoi ripidi e ghiacciati pendii è prima di tutto una questione spirituale, e solo in secondo luogo, un’impresa alpinistica.”

I due seguiranno la loro strategia di scalata e di acclimatazione, e decideranno autonomamente.

“Non ho aspettative su come andrà con così tante persone sulla montagna – ha riferito Lunger  a Explorersweb – Tutto quello che so è che io e Alex cercheremo di seguire la nostra intuizione dall’inizio alla fine.” “Abbiamo intenzione di rimanere nella nostra energia e mantenerla alta”, ha aggiunto Gavan.

“Avremo la nostra tenda da pranzo affinchè la nostra spedizione rimanga il più riservata possibile: non per isolarci dagli altri, ma semplicemente perché questo è il modo migliore [per noi].”

La via di salita

Il via prevista sarà lo Sperone degli Abruzzi, la linea originale della prima salita di successo della montagna del 1954. Secondo quanto riportato dalla stampa rumena, durante il loro periodo di acclimatamento, tra il campo alto a 5000 metri e la vetta, i due progettano di allestire quattro campi alti alle altitudini di 6000 m, 6760 m, 7350 m, e l’ultimo a quasi 8000 m. Il loro arrivo  al campo base è previsto per la vigilia di Capodanno. Inizieranno il trekking di oltre 100 km sulle montagne del Karakorum il giorno di Natale, dal remoto villaggio di Askole nella regione del Baltistan, nella parte settentrionale del paese.

K2 (8.611 m), la seconda montagna più alta del nostro pianeta

Il K2 è una delle montagne più impegnative e pericolose al mondo, con il secondo più alto tasso di mortalità tra le quattordici vette di oltre 8000 metri. Circa uno scalatore su quattro che raggiungono la vetta, non torna dalla montagna. Il K2 è soprannominato “The Savage Mountain” e la sua prima salita invernale è  considerata come una delle ultime grandi delle attuali generazioni di alpinisti d’alta quota, hanno spiegato i due. L’aria rarefatta, il tempo imprevedibile, i venti violenti, le temperature estremamente basse, il terreno tecnico e misto di roccia e ghiaccio e le brevi giornate delle stagioni più fredde hanno fatto ritirare alpinisti negli inverni 1987/1988, 2002/2003, 2011/2012, 2017/2018, 2018/2019 e 2019/2020.

Gli ottomila di Lunger e Gavan

Tamara Lunger è una delle 11 donne ad aver scalato il K2 senza ossigeno supplementare, cosa che ha realizzato nel 2014. Nel 2016 ha fatto parte della squadra che ha compiuto la storica prima salita invernale del Nanga Parbat. Lei si fermò a 70 metri dalla vetta. Ha anche effettuato altri tentativi invernali su Manaslu (8.156 m), Gasherbrum I (8.080 m)  e Gasherbrum II (8.035 m ), tutti con Simone Moro. Nel 2018, lei e Moro hanno completato la prima salita invernale del Peak Pobeda (3.147 m) nella gelida Yakutia, vicino al Polo. È stata campionessa mondiale di sci alpinismo e ha vinto anche gare di corsa in montagna. Se dovesse avere successo sul K2, diventerà la prima donna ad effettuare la prima salita invernale di una cima di oltre 8.000 m. L’italiana, chiuderebbe anche un cerchio aperto 66 anni fa da altri due italiani: i primi in vetta al K2, Achille Compagnoni e Lino Lacedelli.

Alex Gavan ha scalato sette vette di oltre 8.000 m senza ossigeno supplementare: Makalu, Gasherbrum I, Shisha Pangma (tutte prime salite rumene), Manaslu, Broad Peak, Cho Oyu e Gasherbrum II. E’ la prima volta che un alpinista rumeno tenta un’invernale su un Ottomila.

Aggiornamento delle ore 18.30

Tamara Lunger e Alex Gavan sono arrivati a Skardu.
“E’ la prima volta che arrivo a Skardu in aereo, ci sono sempre arrivata con un lungo viaggio in auto. La mia schiena è felice, e lo sono anche io ovviamente – ha commentato Tamara  –
Non so se si vede dalla faccia! Il volo è stato così emozionante, ho visto il Nanga Parbat! E sono venuti fuori un sacco di ricordi! Mi sento forte e centrata e la criniera del leone si sta riempiendo di energia e sta diventando selvaggia come le montagne più alte (Alex mi chiama sempre: la leonessa degli Abruzzi)”

Alex Gavan e Tamara Lunger. Invernale al K2 2020-2021. Fonte/ T.Lunger/facebook