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17 Ottobre 2022

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Jost Kobusch tenta l’Everest in inverno per la terza volta

Jost Kobusch, invernale all’Everest 2021-2022. Foto: Daniel Hug/Terragraphy

Lo scalatore tedesco affronterà la montagna in solitaria e senza l’ausilio di ossigeno supplementare

L’alpinista tedesco Jost Kobusch è in Nepal per il suo terzo tentativo invernale sull’Everest (8848 m), che – come gli anni passati – affronterà in solitaria e senza l’ausilio di ossigeno supplementare.

Nel primo tentativo dell’inverno 2019/2020, Kobusch ha raggiunto quota 7360 metri. Nel secondo tentativo, lanciato nella stagione 2021/2022, Jost ha raggiunto i 6450 metri di altitudine.

La via di scalata scelta da Kobusch è la cresta Ovest e il difficilissimo l’Hornbein Couloir,  caratterizzato da una pendenza di 50º, con un massimo di 60º nella parte superiore.

È dal 1993 che gli scalatori non salgono in vetta all’Everest in inverno. Ed è dal 22 dicembre 1987, che non viene effettuata una salita invernale senza l’utilizzo di ossigeno supplementare.

Jost Kobusch è arrivato in Nepal prima dell’inizio dell’inverno per prepararsi al suo progetto in solitaria e, come negli anni precedenti, si sta acclimatando sulle cime circostanti. Quest’anno ha scelto il Chulu West (6419 m).

Come in quasi tutto il Nepal, il monsone ha ricoperto la montagna di neve alta, complicando ulteriormente gli spostamenti.

“Quest’anno c’è un’enorme quantità di neve sulle montagne del Nepal. Con tutte queste nevicate è stato difficile salire sul Chulu West. Ho dovuto aprire traccia in neve profonda per diversi chilometri prima di raggiungere la cima”, ha scritto Kobush sui suoi canali social. “Indubbiamente è difficile farlo in solitaria, ma è questo che rende la vetta ancora più desiderabile”.