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31 Maggio 2023

Alpinismo e Spedizioni · Vertical

Kangchenjunga: trovato il corpo dell’alpinista Luis Stitzinger

Luis Stitzniger. Foto archivio personale

Mingma Sherpa (SST): “Luis Stitzinger è stato trovato morto a 8.400 metri e il suo corpo è stato portato ai campi inferiori”

Una squadra di sherpa ha trovato il corpo senza vita di Luis Stitzinger, disperso sul Kangchenjunga dopo aver raggiunto la vetta il 25 maggio scorso, senza l’ausilio di ossigeno supplementare. Era il suo decimo ottomila. Il suo progetto era di effettuare la prima discesa integrale del Kangchenjunga con gli sci.

Stitzinger è stato l’ultimo a raggiungere la vetta quel giorno. La peruviana Flor Cuenca, salita in cima prima di lui, sempre senza ossigeno supplementare, doveva attenderlo al Campo 4. Purtroppo Stitzinger non è riuscito a scendere.

“È una notizia terribile –  ha commentato Flor – Scalavamo entrambi da soli, quindi abbiamo unito le forze per la spinta in vetta, condividendo la tenda e il combustibile per cucinare”.

Cuenta ricorda che Stitzinger si muoveva lentamente. Alla fine, Cuenca è andata avanti, più velocemente, raggiungendo  la vetta a mezzogiorno. “Ho incrociato Luis mentre tornavo dalla cima e lui stava ancora salendo –  racconta – Mi ha detto di aspettarlo al Campo 4 e di tenermi in contatto via radio. Ho pensato che fosse una buona idea perché ero molto stanca, era tardi e non volevo scendere oltre il Campo 4″.

Tutti gli altri alpinisti quel giorno sono scesi al Campo 3 per la notte.

“Eravamo in contatto via radio, così Luis  informava dei suoi progressi – ha riferito Cuenca – Alla fine ha detto di essere tornato al canalone, da cui la discesa sarebbe stata più facile. Mi ha detto che presto avrei potuto vedere la sua lampada frontale. Ma c’era nebbia, neve e vento e, nonostante avessi sbirciato fuori dalla tenda, non riuscivo a vedere nulla.”

“Faceva molto freddo. Ho lasciato la mia lampada frontale accesa, legata all’esterno della tenda, in modo che potesse vedere il campo. Ho aspettato, ma alla fine mi sono addormentata. Questo è tutto, non l’ho più sentito”.

Quando Cuenca si è svegliata e Stitzinger non c’era, ha atteso fino alle prime luci dell’alba, alle 5:30, poi ha inviato l’SOS. Ha saputo che un elicottero e una squadra di soccorso stavano arrivando da Kathmandu. “Ho pensato: “Ottimo, stanno arrivando i soccorsi”, così sono scesa”, ha raccontato. “Ero molto stanca e infreddolita…”.

Cuenca spiega di essere scesa al Campo 3 e poi al Campo 2, portando con sé la sua attrezzatura e quella di Stitzinger. L’elicottero non si vedeva da nessuna parte e lei era preoccupata.

“Ho chiesto di nuovo al Campo 2 e mi hanno detto che dovevo affrettarmi a tornare al Campo Base perché il tempo stava cambiando in peggio”.

Su Instagram, l’alpinista peruviana ha commentato amaramente: “Nessuno ha mosso un dito per aiutare Luis”.

Quel giorno l’elicottero non è mai arrivato. Il blogger  Stefan Nestler ha riferito che l’elicottero sarebbe dovuto decollare il 28 maggio, ma il maltempo lo ha impedito. L’elicottero e i cinque soccorritori hanno raggiunto la montagna un giorno dopo, il 29 maggio. Ieri 30 maggio, il ritrovamento. “Luis Stitzinger è stato trovato morto a 8.400 metri e il suo corpo è stato portato ai campi inferiori”, ha reso noto alla stampa nepalese Mingma Sherpa, presidente di Seven Summit Treks, l’agenzia con cui scalava l’alpinista tedesco.

Luis Stitzinger. Foto Flor Cuenca