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25 Gennaio 2019

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

La forte alpinista araba Tima Deryan tenterà l’Everest

Tima Deryan. Fonte: facebook

Fatima, detta Tima, non vive all’ombra di un uomo, non rispetta i cliché che molti occidentali hanno delle donne arabe e a marzo, partirà per scalare il “tetto del mondo”

È cosmopolita, sicura di sé e indipendente. Ha fondato un’azienda a Dubai, dove vive, ed è una alpinista: Tima Deryan ha già scalato cinque delle “Seven Summits”, le montagne più alte di tutti i continenti e, alla sua collezione, mancano ancora l’Everest e il Monte Vinson in Antartide.

Il 23 marzo, la 26enne volerà in Nepal per scalare “il tetto del mondo”.

Di seguito, vi proponiamo l’ineressante intervista a Tima, realizzata dal blogger Stefan Nestler.

Tima, come sei diventata un alpinista?

Sono nata in Kuwait, la mia famiglia si è trasferita in Libano quando avevo due anni e poi a Dubai, quando avevo nove anni. Ho sempre fatto sport. Durante la mia adolescenza, mi sono dedicata al bodybuilding e poi ho cominciato a saltare bungy all’età di 16 anni. Successivamente ho iniziato la mia attività subacquea e ho ottenuto la licenza PADI Advanced (Professional Association of Diving Instructors). Ho pensato che avrei dovuto ottenere anche la licenza Skydiving e così ho fatto.

Nel 2015 ho assistito ad una conferenza di Omar Samra, il primo uomo egiziano a scalare l’Everest (nel 2007) e mi sono ricordata del mio obiettivo principale: ho sempre desiderato scalare l’Everest, da quando avevo 14 anni. Ho visitato il Nepal cinque volte e ho sorvolato l’Everest due volte. Ho sempre detto che un giorno sarei salita in cima a questa montagna. Così ho fatto il primo passo per vedere se mi piaceva o meno l’alpinismo e sono partita per scalare il Monte Elbrus in Russia. E’ stato quello  il momento in cui è nata la mia passione ed è iniziato il mio viaggio nel mondo dell’alpinismo.

Tima Deryan. Foto: Anna Nielsen/The National

Come ti descriveresti?

Sono una donna forte sia fisicamente che mentalmente. Adoro ridere e mi piacciono le cose semplici della vita. Per me è importante l’esperienza. Faccio due lavori quando non sono in montagna, uno nella finanza, l’altro nel business.

Sono una persona casinista quando sono felice. In questa fase della mia vita mi sento una via di mezzo  tra un’estroversa e  un’introversa. Credo al potere della mente. Una vita positiva, equilibrata e felice è quello che cerco.

Quali delle tue qualità ti aiutano di più in montagna?

Cerco di essere forte, positiva e divertirmi (specialmente in quota) e, naturalmente, credo nel forza della mente sulla materia, cosa che ho tatuato sulla mia mano per ricordarmene

Cosa significa per te l’alpinismo oggi?

Onestamente, spererei che l’alpinismo diventasse il mio lavoro, ma ora non è così. I miei sogni sono grandi e ho bisogno di guadagnare molto per essere in grado di raggiungerli. Quindi ora l’alpinismo per me è una fuga dalla routine quotidiana. Quando vado in montagna aumenta la mia energia positiva e  la mia fiducia. È quando sono in pace con me stessa, riesco a superare  tutti i limiti. I pensieri sono equilibrati e la mente è in pace. L’alpinismo è letteralmente il mio paradiso sulla terra, il luogo felice.

Everest. Foto: Stefan Nestler

Come ti prepari per l’Everest?

Dato che l’Everest è un mio sogno da sempre, quando ho deciso di farlo, ho scoperto che ci volevano circa due mesi! Ho scalato in continuazione per tre anni fino a quando ho acquisito sicurezza e imparato abbastanza per prendere una tale decisione.

Per quanto riguarda l’allenamento, mi alleno dalle 6 alle 7 e poi mi concedo una lunga giornata di lavoro. Rientro e la sera faccio il mio HIIT (High Intensity Interval Training).

Corro dieci chilometri una o due volte alla settimana, arrampico in palestra due, tre volte alla settimana e cammino durante il weekend.

Come finanzi la spedizione?

Vivo con la mia famiglia, quindi non spendo molto di quello che guadagno. Investo tutto in montagna e in viaggi. Per quanto riguarda il tentativo sull’Everest, servirà per lanciare per la mia nuova attività,  Yalla Cleaning (un portale online che si occupa di pulizia). Parte del progetto contribuirà a ripulire l’Everest, quindi attualmente sto lavorando con i nepalesi per capire come aiutare a portare i rifiuti giù dalla montagna.

Tima Deryan. Fonte: facebook

Quali sono le tue aspettative per l’Everest?

Penso che chiunque voglia scalare una montagna abbia come obiettivo il raggiungimento della vetta. Per l’Everest, il mio obiettivo finale è sicuramente raggiungere il massimo, ma sono perfettamente consapevole che le cose potrebbero andare diversamente. Il fatto che io abbia la possibilità di trascorrere circa 50 giorni in montagna, essere lì e vivere l’esperienza, è già fin troppo bello.Anche se so che per completare la torta con la ciliegina, è necessario tornare a casa con la cima! Quindi non mi aspetto altro che  fredde scale di acciaio inossidabile, Khumbu Icefall,  crepacci e vita da campo base!

Donne alpinista  non ce ne sono molte nel mondo arabo, dominato dagli uomini. Quali resistenza hai dovuto superare?

Dico sempre che il mondo arabo è in una fase di transizione. È vero che è controllato dagli uomini ma le donne stanno crescendo in tutti i campi. Le donne in Medio Oriente stanno ottenendo cose prima impossibili in vari campi come fitness, business, cultura, musica e intrattenimento.

Quando ho iniziato il mio viaggio nel mondo dell’alpinismo, è stato difficile convincere la mia famiglia a farmi viaggiare da sola, sapendo che non sarei stata in comunicazione con loro  e che potevano non sentirmi per un po’. È stato molto difficile per loro accettarlo, ma sono riuscita a convincerli. A parte questo, non ho dovuto affrontare molte difficoltà per vivere la mia passione.

Per quanto riguarda il resto della società, di solito ricevo molto rispetto da parte degli uomini che delle donne quando sanno quello che passo per raggiungere il vertice. Proprio come in qualsiasi altra parte del mondo, alcune persone pensano che io sia totalmente pazza e che il mio futuro sarà complicato. Non mi preoccupo molto di spiegare, arrampico di più.

Tima Deryan. Fonte: facebook

Come reagiscono gli uomini  arabi ai tuoi successi in montagna e come  le donne arabe?

Sia gli uomini che le donne arabe reagiscono in modo positivo nei confronti dei miei successi. Mi rende così felice sentir dire loro “siamo orgogliosi di te”. Devo dire che alcuni uomini  mi sfidano quando nel  fitness. Lo accetto per divertimento. Non importa se perdo o vinco, mi interessa che il mio messaggio sia chiaro: le donne sono creature forti con un’alta soglia di sopportazione delle difficoltà.

C’è  un messaggio che vuoi dare alle donne arabe scalando l’Everest?

Sì. Attraverso la mia scalata all’Everest vorrei dimostrare che una donna araba è in grado di affrontare tutti i  limiti che la società le impone. Può guadagnarsi la  libertà solo con l’azione. Se  vuole qualcosa, deve lavorare davvero duramente per averla! Essere forti non significa non essere abbastanza femminili. Essere forti è molto più attraente che essere “deboli”.

Le donne arabe sono ancora in una fase di transizione. La maggior parte di loro ha ancora difficoltà a mantenersi e ad essere indipendente. Quindi, se posso scalare l’Everest e dipendere solo dalle mie forze sulla montagna,  posso fare qualsiasi altra cosa. Tutto ciò che serve è il coraggio e il duro lavoro.

Voglio che le donne arabe sappiano che sono belle, sono forti e possono conquistare il mondo. Ma solo con la giusta mentalità.

Per la cronaca, la prima donna araba sull’ Everest è stata la palestinese Suzanne Al Houby, che ha raggiunto la vetta di  8850 metri nella primavera del 2011.

Tima Deryan. Fonte: facebook

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