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9 Ottobre 2020

Running · Trail Running · Alpi Orientali · Aree Montane

L‘AlpFrontTrail tra le Dolomiti. Oggi la 4a tappa

Laura Dahlmeier, AlpFrontTrail 08/10/2020. Foto: ©Wisthaler

Con la corsa lungo questa linea di confine di un tempo, gli atleti vogliono ricordare il significato dell’unità e del patrimonio culturale comune dell’Europa

Prosegue la corsa lungo il confine storico tra Italia e Austria.  Ieri, nella terza tappa, i top runner internazionali che partecipano all’ AlpFrontTrail, sono partiti da Dogna e hanno raggiunto il Passo di Monte Croce di Comelico a Sesto.

Marco De Gasperi (Bormio) e Daniel Jung (Val Venosta) hanno affrontato la prima frazione da Dogna al Passo del Cason di Lanza, passando per Pontebba. La coppia di atleti ha percorso più di 28 chilometri per circa 2000 metri di dislivello. Hannes Namberger (Ruhpolding) e Laura Dahlmeier (Garmisch-Partenkirchen) hanno portato il testimone al Passo di Monte Croce Carnico affrontando una distanza simile (1400 di dislivello), passato poi a Hannes Perkmann (Sarentino) e Jakob Hermann (Werfenweng). La loro frazione di 26,5 chilometri per 2300 metri di dislivello si è conclusa al Rifugio Sorgenti del Piave. La penultima parte della tappa (16,1 km/647 m di disl.) fino a Malga Londo è stata affrontata dalla coppia Tom Wagner (Graz)/Martina Valmassoi (Pieve di Cadore), seguiti da Eva Sperger (Monaco di Baviera) e Ina Forchthammer (St. Johann) che hanno cocncluso la tappa fino al Passo di Monte Croce di Comelico (24,5 km/1200 m).

Alla Casa Elmo, dove quasi quattro settimane fa si era svolto il Kick Off Event dell’AlpFrontTrail, l’highlight culturale e storico della giornata aspettava gli atleti. Il cronista del paese di Sesto Rudolf Holzer ha appassionato Laura Dahlmeier e Daniel Jung raccontando di interessanti operazioni di guerra a Sesto e dintorni. “Secondo il patto segreto di Londra, Sesto e San Candido avrebbero dovuto appartenere all’Austria, dato che il Rio Sesto e la Drava sfociano nel Mar Nero e non nell’Adriatico. L’Italia si accorse presto che in tal caso avrebbe avuto due confini facilmente attaccabili e riuscì ad ottenere una definizione dei confini affinché fosse facilmente raggiungibile da un solo lato”, ha riferito Holzer.

Hermann Jakob, AlpFrontTrail 08/10/2020. Foto: ©Wisthaler

Lo “storico” del paese ha spiegato anche che, tra tutte le località tirolesi, Sesto fu quella più danneggiata. “L’inverno 1916/17 fu il più rigido della storia con 37 gradi sotto zero e 20 metri di neve fresca nell’arco di tutto l’inverno. All’epoca Sesto era deserta, dato che gli abitanti erano scappati in Niederösterreich. I tetti collassarono sotto il peso della neve. Ma dei danni arrivarono anche dai soldati: da parte italiana attraverso il bombardamento, da parte austriaca perché si utilizzò il legno delle case, come per esempio i tavolati, per riscaldare”, ha spiegato Holzer.

Oggi 4a tappa: fino a passo Valles attraverso il fronte Dolomitico

La corsa lungo il confine Alpfronttrail prosegue oggi con la quarta tappa. Da Sesto i trail runner provenienti dall’Alto Adige, dal resto d‘Italia, da Austria e Germania continueranno verso il Rifugio Auronzo, il lago di Misurina, il Passo Tre Croci e raggiungeranno Cortina d’Ampezzo. Da lì andranno alla volta del Passo Falzarego, il Passo San Pellegrino per arrivare al traguardo al Passo Valles dopo 104,1 chilometri per 7572 metri di dislivello.

Lo scopo della corsa lungo il confine è di festeggiare l’unità e la libertà dell’Europa e osservare la tragedia storica della divisione e dell’intransigenza nazionalistica. Con la corsa lungo questa linea di confine di un tempo, le atlete e gli atleti vogliono ricordare il significato dell’unità e del patrimonio culturale comune dell’Europa.