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28 Settembre 2023

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Alpi Orientali · Aree Montane · Italia · Trentino Alto Adige

L’alpinista Ed Viesturs rinuncia alla corona di ‘re degli 8mila’

Ed Viesturs e Reinhold Messner. Fonte Ansa

Viesturs: “Messner ha scalato per primo tutte le 14 vette, non io”

“Sono fermamente convinto che Reinhold Messner sia stato il primo a scalare tutti e 14 gli ottomila e che questo debba essere riconosciuto”. Sono le parole dell’alpinista Ed Viesturs che secondo il Guinness dei primati è il vero re degli ottomila, visto che l’altoatesino nel 1985 avrebbe mancato di pochi metri la vetta dell’Annapurna.

Secondo l’americano 64enne, “Messner e gli altri alpinisti hanno fatto di tutto per scalare le vere vette, al meglio delle loro conoscenze e nelle condizioni che hanno trovato sul posto”.

Di Messner Viesturs dice alla Dpa che “è stato il nostro precursore, non solo stilisticamente, ma anche fisicamente e psicologicamente, scalando senza ossigeno supplementare. Altri scalatori, come me, hanno potuto seguire le sue orme ispirandosi a lui”. Come Messner anche l’americano ribadisce che “l’arrampicata è un viaggio personale e non dovrebbe riguardare liste o record”.

Cancellato dai Guinness anche Sergio Martini

Sergio Martini. ©Alessandro Gogna Fonte: CAI Torino

La riclassificazione apportate dal Guinness World Record, si basa sulle conclusioni del giornalista  Eberhard Jurgalski (8000ers.com),  principale consulente di GWR per i primati alpinistici.

Ad essere cancellati dal libro dei Guinness, oltre a Messner, Jerzy Kukuczka, Krzysztof Wielicki, Erhard Loretan, Carlos Carsolio, Juanito Oiarzabal, Alberto Iñurrategi, Park Young-seok, Um Hong-gil, Han Wang-yong, anche il trentino Sergio Martini. Per lui sarebbe in discussione il Lhotse.

«Si tratta di vere e proprie falsità — spiega Martini al quotidiano il T — soprattutto per quanto riguarda la carenza di documentazione. C’è tutto. E ci sono anche le testimonianze di chi era con me”.

Tra coloro che hanno espresso solidarietà a Reinhold Messner e Sergio Martini, anche il presidente della Sosat Luciano Ferrari:

«Davanti alle polemiche suscitate dalle puntualizzazioni del “Guiness dei Primati”, che ha messo in dubbio alcune conquiste alpinistiche di personaggi come Reinhold Messner e Sergio Martini, pur senza voler partecipare ad un dibattito sterile quanto vuoto e perfino stucchevole, la Sosat ritiene doveroso ribadire un pensiero di sincera solidarietà a Messner e Martini. Solamente chi non conosce la montagna può avventurarsi sull’equilibristico cammino dei record. Salire, per alpinisti del calibro di  Martini e Messner, non è un’avventura da talk show televisivo; non è una ricerca di record personali o un numero da circo. C’è nell’arrampicare una cultura profonda, un legame con la natura, un dialogo con la materia della montagna ed una spiritualità che trascende ogni record, ogni ricerca di immagine ed ogni esibizionismo da prima pagina. Nel ribadire quindi la certezza dei risultati conseguiti in una lunga, quanto straordinaria, carriera come quella di Reinhold Messner e di Sergio Martini, la Sosat auspica che i grandi traguardi dell’alpinismo non si misurino in record, ma continuino ad essere mète di sport, di cultura, di amore per la natura e di sfida costante e rispettosa ai limiti dell’umano. I record li lasciamo a coloro che, simpaticamente, cuociono la torta più grande del mondo o mangiano più uova di qualsiasi altro vivente. Messner, Martini e con loro tutti i “Signori degli Ottomila” appartengono ad altre dimensioni, quelle che non si possono contenere negli angusti confini del record».