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18 Marzo 2021

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Lonnie Dupre e Pascale Marceau lasciano il Mt. Hunter e salgono sul Mt. Frances

Lonnie Dupre e Pascale Marceau salgono il Mt. Frances. Foto arch. Lonnie Dupre

L’elevato pericolo di valanghe ha costretto i due alpinisti  ad abbandonare il loro obiettivo principale per il quinto anno consecutivo. Il Piano B, li ha portati su una vetta di 3.185 metri

Era la quinta volta che Lonnie Dupre tentava la scalata invernale del Mt. Hunter. In questa occasione aveva scelto una via più semplice per conquistare la vetta meridionale, nota anche come Mt. Stevens (4.257 m). E per la quinta volta, ha dovuto ritirarsi.

Dupre era arrivato al campo base del Mt. Hunter con Pascale Marceau all’inizio di marzo, in condizioni meteo favorevoli, tanto da effettuare un tentativo quasi immediato.

Dopo appena un paio di giorni, avevano già raggiunto il CBA (2.200 m) e stavano programmando la tappa successiva, che li avrebbe portati sul colle situato a quasi 3.000 metri s.l.m., sulla Cresta Sud-Ovest, che dà il nome alla via. Si trattava della sezione chiave del percorso: un canale di circa 750 metri di dislivello che normalmente presenta un alto rischio di valanghe, che i due prevedevano di ridurre al minimo salendo in notturna.

Lo raggiunsero la notte successiva e avanzarono come previsto fino a circa due terzi del canale. Là hanno trovato un terreno estremamente accidentato. La conca era carica di neve alta  fino alla cintola, perfettamente stratificata, disposta precariamente, per una valanga di grandi dimensioni. “Quando siamo arrivati lì, abbiamo avuto paura, il tipo di paura che ti spinge a girare le spalle e allontanarti prima che si scateni una valanga”, ha raccontato Dupre in un audio messaggio.

Mt. Frances, un obiettivo minore

Poche ore dopo, Lonnie Dupre e Pascale Marceau erano rientrati sani e salvi al CBA. “Ero  entusiasta di scalare il Mt. Hunter prima di compiere 60 anni, ma sembra che non sarà possibile e che continuerà a non essere salito fino all’arrivo dei più giovani”, ha riferito rassegnato l’avventuriero americano.

Escluso il Mt. Hunter in questa stagione, ha iniziato a ragionare su obiettivi minori, nell’ambito del suo piano B. Hanno sciato fino al CB del Kahiltna Glacier e poi si sono diretti a Nord per esplorare  il territorio con gli sci.

I forti venti  li hanno indotti ad optare per il più semplice  Mt. Frances (3.185 m). L’altitudine di questa montagna è inferiore rispetto a  quelle intorno e non è soggetta a forti venti.

Pascale Marceau sulla cresta Est del Mt.Frances, Alaska. Foto arch. Lonnie Dupre

Dopo un paio di giorni ad osservare la montagna e in attesa che  smettesse di nevicare, si sono avviati verso la cresta orientale, che hanno salito l’11 marzo. Non hanno affrontato troppe difficoltà, al di là di alcuni crepacci.

Secondo le  ultime dichiarazioni riportate sul suo blog, Lonnie Dupre mette fine alle sue spedizioni invernali in Alaska, dove ha raggiunto la vetta del Denali nel 2015: “Per me, scalare questa montagna minore è stato il culmine dei miei dieci anni nella catena montuosa dell’Alaska. Compio 60 anni, vediamo cosa ci riserverà il prossimo capitolo ”.

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