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2 Novembre 2023

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Lucien Boucansaud scala il Pumori in solitaria

Lucien Boucansaud scala il Pumori in solitaria, 28 ottobre 2023. Fonte instagram

Boucansaud: “Dopo il mio primo tentativo, ho dovuto mantenere alta la motivazione, la concentrazione e, soprattutto, attendere il momento giusto per ripovare a scalare questa montagna mitica”

La guida alpina Lucien Boucansaud ha appena completato la salita in solitaria del Pumori (7.138 m), chiudendo così la spedizione nepalese che lo ha visto protagonista di un’altra scalata di successo sul Cho Polu, insieme a Guillaume Pierrel e David Goettler.

Due anni fa, Lucien Boucansaud, prese parte al tentativo sull’Everest di Marc Batard, allora 70enne. La scorsa estate, era al fianco di Guillaume Pierrel sul Monte Bianco e, quest’autunno, con lo stesso Pierrel e il noto David Goettler, è ritornato  in Nepal.

Cho Polu: prima ripetizione della Ovest

Boucansaud,  Pierrel e Goettler non avevano un obiettivo specifico, ma intendevano effettuare una salita in  stile alpino. Dopo essersi acclimatati sull’Island Peak (6.189 m), hanno scalato il Cho Polu (6.735 m) nel Rolwaling Himal, di fronte al Makalu.

Sebbene la storia della prima ascensione di questo Seimila non sia chiara, nel 2011 Jordi Corominas ed Elena Parga salirono una via diretta sulla sua parete Ovest, che culmina sulla cresta Sud-Ovest che conduce in vetta. Lo scorso ottobre, in 10 ore, Boucansaud, Pierrel e Goettler hanno raggiunto la cima della montagna attraverso una variante della via spagnola.

“Questa montagna di fronte al Makalu ha catturato la nostra attenzione con la sua bellissima parete ovest e la cresta sud-ovest che conduce alla vetta. Le condizioni del momento, la bellezza, l’isolamento di questa montagna, la solitudine e la ripetizione di una via tecnica in stile alpino con l’apertura di una nuova variante ci hanno riempito di gioia!”, ha commentato la guida sul suo instagram.

In solitaria sul Pumori

Qualche settimana dopo, il 28 ottobre, Lucien Boucansaud ha scalato in solitaria la vetta del Pumori (7.138 m). “È stata una sensazione indescrivibile, il mio primo 7.000 m con l’Everest davanti a me e una vista incredibile sul versante tibetano e sulla Cina dall’altra parte”.

L’alpinista francese, partito da solo per la Normale,  non nasconde le difficoltà trovate lungo la via.

La via svizzero-tedesca del 1962, nota come via normale, non ha nulla di normale – ha raccontato –  Sale la parete sud e poi la parete nord-est. Mi ci sono volute molte letture e un’immersione totale nella montagna per trovare la via migliore, con un itinerario veloce che aggirasse i seracchi e i crepacci per minimizzare il più possibile i rischi […]”

Dal campo 1 (5.700 m), Lucien ha impiegato 8 ore e 20 minuti per raggiungere la vetta e 13 ore e 43 minuti per la discesa.

Un successo che arriva dopo  un primo tentativo interrotto a 6.700 m per l’alto rischio valanghe. Pochi giorni prima, la montagna aveva respinto anche Simone Moro e i nepalesi Pemba Sherpa e Datuk Sherpa giunti a soli 100 metri dalla vetta. Lo stesso giorno, sullo Shisha Pangma si consumava un dramma: diversi alpinisti venivano travolti da due valanghe.

“Dopo il mio primo tentativo ho dovuto mantenere alta la motivazione, la concentrazione e soprattutto attendere il momento giusto per riprovare a scalare ancora una volta questa mitica montagna”, ha raccontato Lucien.

Il Pumori ha visto altre salite in solitaria: quella dello svizzero Ueli Steck nel 2007, la salita invernale dell’americano Jeff Lowe nel 1984 e la salita in velocità di un altro francese, nel 1987, Marc Batard.