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29 Settembre 2022

Alpinismo e Spedizioni · Vertical

Manaslu (8163 m): team che continuano la loro corsa alla vetta e team che rinunciano

Manaslu, settembre 2022. Fonte ClimbingTheSevenSummits facebook

Aggiornamenti dai team impegnati sull’ottava montagna più alta del mondo

Sono molte le compagnie internazionali che hanno annullato le loro spedizioni  al Manaslu (8163 m) dopo i tragici eventi dell’ultima settimana in cui  hanno perso la vita il nepalese Anup Rai e la statunitense Hilaree Nelson.

Per contro, la maggior parte degli operatori nepalesi continuano la loro corsa verso la vetta. Almeno una decina di clienti e un numero più o meno analogo di Sherpa hanno raggiunto il vertice il 28 settembre, in presenza di forti venti in quota. Tra questi, due clienti e due sherpa di 14 Peaks Expedition; tre clienti e tre sherpa di Imagine Nepal e altrettanti di 8K Expeditions. Mingma G (Image Nepal) ha confermato che gli alpinisti sono scesi in sicurezza, alcuni al Campo Base, altri al Campo 3. In vetta ieri almeno due clienti e due sherpa di Seven Summit Treks.

La squadra russa di 7 Summit Club è arrivata a C1. Ieri, Sergey Larin, leader della spedizione, rendeva noto: “Oggi il gruppo di 7 Summits Club si è spostato dal campo base del Manaslu (4800 m) al Campo 1 (5500 m). La salita ai campi di alta quota è prevista per i  prossimi giorni. L’attacco al vertice è previsto per il 30 settembre.”

Il team di Pioneer Adventure è partito dal Campo Base, guidato da Mingma Dorchi Sherpa. “Il tempo è favorevole e il nostro team è carico, preparato e pronto”, ha postato Pioneer.

Venti forti sulla montagna e valanghe: gli operatori occidentali abbandonano

Venti fortissimi si sono abbattuti ieri sulle sezioni superiori della montagna, distruggendo diverse tende al Campo 4. Le valanghe continuano a cadere. Una di queste ha spazzato via le tende a Campo 2, anche se non sono stati segnalati feriti.

La situazione sulla montagna “è molto pericolosa”, ha dichiarato Lukas Furtenbach a ExplorersWeb. “I venti forti continueranno a soffiare con forza fino a venerdì, e poi ci saranno di nuovo intense nevicate”. Il team di  Furtenbach è rientrato al Campo Base dopo aver soccorso gli alpinisti feriti nella valanga di lunedì. Si sta preparando per tornare a casa.  “Non importa se i permessi sono 200 o 400: se le condizioni sono pericolose, si deve rinunciare”, ha ribadito l’agenzia alla stampa.

Anche l’americana Alpine Ascents International, una delle più longeve compagnie che operano in Himalaya, ha rinunciato. Erano associati alla Shangri-La Treks, di cui Jim Morrison e la scomparsa Hilaree Nelson erano clienti.

Madison Mountaineering ha recuperato la sua attrezzatura dai campi più alti e ha concluso la sua spedizione. “A causa del persistere del monsone e delle forti precipitazioni nel Nepal occidentale, nonché delle continue nevicate e del maltempo, le condizioni della via sul Manaslu per noi non sono sicure per procedere – scriveva ieri Garrett Madison – Negli ultimi giorni ci sono state molteplici valanghe che hanno causato morti e feriti. Siamo addolorati per gli eventi che si sono verificati e il nostro cuore va a coloro che hanno perso una persona cara. La nostra squadra ha partecipato a questa spedizione molto entusiasta di scalare la vera vetta del Manaslu. Tuttavia, la montagna aveva altri piani…”

Il team di Climbing The Seven Summits si trovava al sicuro al Campo Base quando si è verificata la valanga. Al momento, l’operatore non ancora comunicato cosa deciderà di fare.

 

Aggiornamenti:

L’argentina Laura Horta, 54 anni, rettore della Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Maza, dopo un enorme sforzo e condizioni meteo molto avverse, ha raggiunto il vertice principale del Manaslu il 28 settembre alle 11:45 circa.