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5 Settembre 2016

Alpinismo e Spedizioni · Hiking e Trekking · Vertical · Walking · Resto del Mondo

MANASLU: Danilo Callegari sulla “montagna dello spirito”

Kathmandu, Nepal: Callegari in preghiera in uno dei numeri templi. Fonte: press Callegari

Kathmandu, Nepal: Callegari in preghiera in uno dei numeri templi. Fonte: press Callegari

MANASLU: CALLEGARI SULLA ‘MONTAGNA DELLO SPIRITO’ PER LA SUA NUOVA SFIDA

Ha preso il via la nuova sfida di Danilo Callegari, quella targata 2016: il Manaslu, 8.163 metri, ottava vetta al mondo per altezza è situata nel cuore della catena himalayana nel centro del Nepal, da solo, senza ossigeno e in completo stile alpino ma con la Protezione degli Dei.

Arrivato a Kathmandu il 28 agosto scorso, Callegari da sabato 3 settembre sta affrontando la prima parte: l’avvicinamento al Campo Base (4.400 mt) con un lungo trekking di circa 6 giorni attraverso foreste, valli incantante solcate da fiumi impetuosi e vertiginosi canyon.

Giunto al Campo Base, il programma di Danilo è quello di montare 4 campi alti prima dell’attacco alla cima: Campo1 a 5.700 mt dopo una salita tra morene e cascate di ghiaccio (icefall); Campo2 a 6.400 mt, affrontando sempre zone impervie con tutte le insidie nascoste tra i crepacci e i pericolosi seracchi sospesi; Campo3 a quota 6.900 mt su una sorta di “sella nevosa”; Campo4 a 7.400 mt sulla “spalla della montagna” che precede la vetta. Da Campo4, ai limiti della famosa “zona della morte o death zone”, dove non esiste più modo e tempo per l’acclimatamento ma un’inesorabile deterioramento fisico e mentale, Callegari attaccherà subito la vetta (8.163 mt) partendo a notte fonda, per ridiscendere a Campo4 il giorno stesso.

Per Danilo Callegari, friulano doc, 33 anni, avventuriero ed esperto di sport estremi, si tratta dell’ennesimo appuntamento con l’estremo, alla base del quale ci sono due precise motivazioni, una personale e una specificatamente tecnica e di preparazione. “E’ una sorta di ‘richiamo’ verso queste altissime vette, un sentimento che parte dalla mia interiorità più profonda. La quasi necessità di salire verso il cielo” – spiega Danilo, che aggiunge poi come questa scalata sia propedeutica alla continuità e alla preparazione per la conclusione del grande progetto: “7Summits Solo Project”, un macro progetto iniziato nel 2011 che include 7 spedizioni in 7 continenti per raggiungere la cima delle 7 vette più alte unendo all’impresa alpinistica altre discipline outdoor estreme.