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15 Gennaio 2018

Cultura · Alpi Orientali · Aree Montane · Italia · Trentino Alto Adige

Mario Brenta e il suo “Barnabo delle Montagne”, domani alla SAT di Trento

Immagine dal film “Barnabo delle Montagne”. Fonte: TFF

Tratto dall’omonimo romanzo di Dino Buzzati, il film  è stato girato in alta quota, nelle Dolomiti di Sesto

Domani, martedì 16 gennaio alle ore 18:00, allo Spazio Alpino SAT (pianterreno Casa della SAT, via Manci 57, Trento) appuntamento con il grande cinema del Trento Film Festival: la proiezione di “Barnabo delle Montagne”, di Mario Brenta (Italia, 1994 – 124’)

All’evento, organizzato in collaborazione con la SAT nell’ambito del “Laboratorio alpino delle Dolomiti Bene UNESCO”, parteciperà il regista, Mario Brenta, sceneggiatore, direttore della fotografia, docente di Teorie e tecniche del linguaggio cinematografico e di Iconologia del Cinema all’Università degli studi di Padova.

Il film del 1994, è tratto dall’omonimo romanzo di Dino Buzzati (uno dei libri più conosciuti e letti del celebre scrittore) ed è stato girato in alta quota, nelle Dolomiti di Sesto e in prossimità delle foci del Po.

La pellicola, Gran Premio al 43° Trento Film Festival 1995, ha riscosso un notevole successo di pubblico e di critica, ricevendo, oltre a quello del festival, numerosi altri riconoscimenti. È stato presentato in concorso al 47. Festival di Cannes, ha ricevuto il Premio Italia “Cinema e Società” come miglior film dell’anno 1994, il Gran Premio al Festival Internazionale del Cinema Mediterraneo di Montpellier in Francia, il Premio per la miglior regìa e il Premio Speciale della Critica al Festival Internazionale del Cinema Latino a Gramado, in Brasile, il Premio di Qualità del Ministero dei Beni Culturali.

Ambientato negli anni successivi alla guerra del 1915-18, protagonista del film è il ventenne guardaboschi Barnabo che, insieme ai colleghi, vive montando la guardia a una polveriera sperduta tra le montagne. Nella monotonia dei giorni, uguali uno all’atro, è rimasto l’eco della guerra appena finita e il ricordo di Dario, il più coraggioso dei guardaboschi, ucciso dai contrabbandieri. Un giorno anche Del Colle, il vecchio comandante, viene trovato ucciso. Bisogna trovare gli assassini. Pattuglie di guardaboschi e paesani fanno il giro delle montagne. Ma non c’è traccia dei contrabbandieri. Arriva l’inverno, e con la prima neve anche il ricordo del vecchio comandante sembra affievolirsi. Quando ormai le ricerche sono abbandonate, Barnabo si trova improvvisamente di fronte ai contrabbandieri, ma ha paura e se li lascia sfuggire. Il Corpo lo radia e allora Barnabo si trasferisce in pianura, dove diventa contadino. Dopo anni decide di tornare in montagna, senza riuscire, però, ad essere riammesso tra i guardaboschi. Tutto è cambiato, la polveriera è stata abbandonata, i contrabbandieri sembrano scomparsi e Barnabo si accontenta di fare il guardiano alla vecchia caserma. Un giorno, però, si ritrova faccia a faccia con i contrabbandieri: è il solo ad accorgersene, li segue, sale in alto sulle rocce, li aspetta, ma quando sono a tiro, pronto a riscattare la prima volta in cui provò paura di loro, si accorge che, come lui, sono stanchi, vecchi, pieni di affanni. Punta il fucile, pronto a sparare, ma il dito del grilletto rimane fermo, così come il suo sguardo, silenzioso spettatore dei contrabbandieri che passano e se ne vanno.

16.01.18 – 18:00
Spazio Alpino SAT pianterreno Casa della SAT, via Manci 57, Trento
Barnabo Delle Montagne, di Mario Brenta. Italia – 1994 – 124′
Ingresso libero