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18 Aprile 2024

Alpinismo e Spedizioni · Climbing · Vertical · Alpi Orientali · Aree Montane · Friuli Venezia Giulia · Italia

Mauro Corona omaggia Emilio Comici, l’esteta del VI° grado

Mauro Corona sulla tomba di Emilio Comici, 17 aprile 2024. Fonte facebook

Corona: «Omaggio al più grande»

Ieri, mercoledì 17 aprile, lo scrittore, scultore e alpinista friulano Mauro Corona ha visitato la tomba di Emilio Comici, uno dei talenti più straordinari del periodo tra le due guerre, nella storia dell’alpinismo e dell’arrampicata, protagonista  di numerose scalate nelle Alpi Orientali, in particolare nelle Dolomiti dove aprì circa 200 nuove vie, e nelle Alpi Giulie.

Un «Omaggio al più grande», ha commentato Corona, sui social.

Nato a Trieste il 21 febbraio 1901 e morto a Selva di Val Gardena il 19 ottobre 1940,  tra gli anni trenta e quaranta Comici rappresentò – assieme ad altri alpinisti (tra cui Riccardo Cassin, Raffaele Carlesso, Alvise Andrich, Giovanni Battista Vinatzer), la risposta italiana alle importanti realizzazioni degli scalatori tedeschi nell’epoca del “sesto grado”, al tempo il massimo grado di difficoltà.

Tuttavia, la grandezza di Comici sta non tanto nel gran numero di vie salite e aperte, ma nella purezza dello stile e nella ricerca della linea estetica ideale, la famosa ‘via della goccia cadente’. L’alpinista triestino aveva uno stile particolare, estremamente suggestivo ed elegante. L’importante per lui non era raggiungere la vetta ad ogni costo, l’importante era raggiungerla attraverso gesti perfetti, fluidi ed armoniosi.

Di seguito, il docufilm “Sulla via della goccia d’acqua – la storia di Emilio Comici”, realizzato nel 2017: