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21 Ottobre 2020

Alpinismo e Spedizioni · Hiking e Trekking · Vertical · Walking · Resto del Mondo

Nepal. In arrivo i team diretti all’Ama Dablam (6.814 m) e all’Himlung Himal (7.126 m)

Ama Dablam. Fonte: Garrett Madison/facebook

Madison Garrett ed il suo team dovrebbero arrivare a Kathmandu entro oggi, mentre i membri della spedizione all’Himlung tra il 23 e il 26 ottobre. Verso il Settemila himalayano anche l’alpinista-fotografo italiano Leonardo Antonio Avezzano

Da sabato 17 ottobre, il Nepal è ufficialmente aperto agli alpinisti e ai trekker, nonostante gli alti tassi di infezione da coronavirus. Il governo aveva annunciato anche il posticipo a metà novembre della data di apertura agli stranieri ma, a quanto pare,  questo vale solo per i turisti che non vogliono andare in Nepal per fare trekking o alpinismo.

Ama Dablam. Fonte: Garrett Madison/facebook

Attualmente, sulla homepage del Ministero del Turismo del Nepal sono presenti solo due permessi rilasciati a spedizioni alpinisiche straniere: uno, per il team guidato dall’americano Garrett Madison, che intende scalare l’Ama Dablam (6.814 m) vicino all’Everest, l’altro per il team diretto all’Himlung Himal (7.126 m), di cui fa parte anche un italiano,  l’alpinista-fotografo Leonardo Antonio Avezzano.

Il 25 parto per l’avventura sul tetto del mondo – ha annunciato nei giorni scorsi Avezzano ad un quotidiano di San Severo, suo paese di origine –  Ebbene sì, sto lavorando ad un progetto chiamato “On top of the world in 80days”. Il progetto inizia il 25 ottobre, dove partirò per Kathmandu, con destinazione finale Himlung Himal, una montagna di 7.300 metri nell’area dell’Annapurna, il primo 8000 ad essere stato scalato”. Il giovane alpinista continua: “La spedizione durerà all’incirca un mese (30 giorni), e servirà come preparazione per la fase 2, a marzo 2021, quando tenterò l’Everest. Il progetto coinvolge Mostafa Salameh (primo arabo ad aver scalato l’Everest e uno delle 16 persone al mondo ad aver conseguito l’explorer grand slam), Alaa Ajuneidi (impegnato nel progetto Seven Summit) ed io (adventure photographer).  L’obiettivo è la creazione di un documentario “On top of the world in 80 days”, la storia di Alaa Ajuneidi, nato a Gerusalemme in Palestina il 19 settembre 1988.Approfondimento

Leonardo Antonio Avezzano in cima all’Ama Dablam con la bandiera del progetto no-profit “The Ocean Clean Up, per pulire gli oceani dalla plastica. Fonte: facebook

Himlung Himal (7127 m). Fonte: caingram.com

Madison ed il suo team dovrebbero arrivare a Kathmandu entro oggi, mentre i membri della spedizione all’Himlung tra il 23 e il 26 ottobre.

Dodici le regioni aperte al trekking

Secondo  Trekking Agencies ‘Association of Nepal (TAAN), tutti i turisti diretti sulle montagne devono presentare un test da coronavirus negativo all’ingresso nel paese, rilasciato non prima di 72 ore. A Kathmandu seguirà una quarantena di almeno una settimana, con un ulteriore test da effettuare il quinto giorno di permanenza. Solo dopo una settimana in un albergo della Capitale si dovrebbe poter proseguire verso le montagne. Immediatamente dopo è stato riferito che la  quarantena potrebbe essere annullata. Attualmente, la quarantana non sembra più in discussione.

Il TAAN ha riaperto al trekking dodici regioni, comprese le zone intorno agli ottomila del Monte Everest, Kangchenjunga, Manaslu e Annapurna, per cui la deviazione per il campo base dell’Annapurna rimane chiusa.

Molte le nuove infezioni da COVID-19

Due giorni fa sono stati segnalati 3.790 nuovi casi di coronavirus in Nepal, di cui circa due terzi dalla valle di Kathmandu. In totale, le autorità ieri registravano più di 139.000 infezioni e oltre 760 persone decedute per COVID-19. È probabile che il numero di casi non segnalati sia elevato. Le regioni di montagna sono state finora in gran parte risparmiate dalla pandemia, sempre se i dati ufficiali sono corretti. Aggiornamento