Niccolò Ceria. Fonte: profilo facebook
Ceria: “Le comode prese di Ephyra, più le temperature miti di novembre, hanno reso questo boulder la scelta giusta per gli ultimi giorni
Niccolò “Niky” Ceria ha effettuato la prima ripetizione di “Ephyra”, a Chironico nel Canton Ticino, in Svizzera. Questo 8C+ è stato liberato nel 2019 da Jimmy Webb.
La linea corre a sinistra della celebre “From Dirt Grows the Flowers”.
Il boulderista biellese lo ha annunciato ieri sul suo profilo Instagram:
“La mia prima sessione su questa linea risale al 2014. Da quel giorno, il progetto sulla parete sinistra mi ha affascinato più di “From Dirt Grows the Flowers” (gusti personali suppongo ..) quindi ho trovato logico seguire il mio istinto, nonostante il primo movimento in entrata, sembrasse essere fuori portata. Ero insieme a Jimmy in quell’occasione e ci siamo divertiti cercando di capire cosa diavolo fosse meglio fare per fare dei progressi.
Quella è stata la mia ultima volta a Schattental purtroppo (il tempo vola davvero), ma sapevo che un giorno sarei tornato: ero incuriosito dalle forme delle tacche e, soprattutto, dalla qualità della salita: si tratta di alcuni movimenti lunghi e di spalla che devono essere bilanciati con una giusta quantità di tensione, potenza e precisione. Ma c’è anche una parte superiore complicata e piccante, che è meglio non sottovalutare, che ha reso questo progetto un pacchetto completo! Sono stato entusiasta di sentire che Jimmy l’ha fatto un paio di stagioni fa con una visione impressionante! Potrei sbagliarmi, ma credo di aver letto da qualche parte che questo era un progetto di Chironico da lunga data, oggi meglio conosciuto come “Ephyra”.
Nonostante abbia visitato Chironico un sacco di volte nella mia vita, ci sono diverse linee che vorrei ancora scalare (soprattutto perché sono molto legate al mio passato e ai miei primi giorni di arrampicata su roccia) ma oltre ad essere piuttosto difficili per me, lo sono anche taglienti. Le comode prese di Ephyra, più le temperature miti di novembre, hanno reso questo boulder la scelta giusta per gli ultimi giorni. È stata una sensazione soddisfacente collegare questi movimenti insieme e visualizzare il mio corpo che faceva qualcosa di quasi impossibile quando la visione era più limitata.”
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