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7 Aprile 2022

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Omar Oprandi e la sua nuova sfida: “Ripartire da Zero”

Omar Oprandi. Fonte facebook

Dopo l’intervento all’anca, la guida alpina presenta il suo nuovo progetto: il tour del Nord Italia dal Castello di Drena a Chamonix. Poi la scalata del Monte Bianco. Il tutto entro il 14 maggio.

A meno di un mese dall’ultima operazione all’anca, Omar Oprandi, guida alpina,  professionista della montagna nonchè campione di scialpinismo, presenta il suo nuovo e ambizioso progetto “Ripartire da Zero”, una sfida multisportiva –  tra mountain bike, barca a vela, scialpinismo e alpinismo – che si concluderà con la scalata del Monte Bianco (4.810 m).

Malgrado due interventi chirurgici all’anca, Omar – 57 anni –  non si è arreso. Ha portato avanti con determinazione la riabilitazione, seguito da uno staff di esperti, fino ad immaginare questa nuova avventura.

“Il 14 Marzo mi hanno operato all’anca sinistra – racconta Omar – Una “protesi di ricopertura” fatta all’Ospedale San Camillo di Trento dal Dott. Luca Marega. Ciò ha azzerato quasi totalmente la mia preparazione fisica. Mi ha rimesso a terra, nel “punto più basso”.

“Mi son chiesto come avrei potuto rialzarmi dopo quest’ennesima batosta data al mio, ormai malandato, scheletro – continua Omar –  Come poter trovare la forza di ripartire da zero. Semplice: mi creo un obbiettivo. Invento qualcosa di “stupido” in cui credere. Qualcosa certamente più grande di me per cui sognare. La mia esperienza mi dice che quando desidero avere “un nuovo inizio”, diventa indispensabile far leva su un obbiettivo all’apparenza impossibile. Detto – fatto. Partire da casa in bici, usare anche la barca a vela, riprendere la bici, raggiungere la base della montagna più alta delle Alpi e salirla con gli sci. Ma non salirla normalmente, ma farlo come Guida Alpina, come professionista della montagna. Arrivare in cima però in meno di due mesi dal giorno dell’operazione.
Per ripartire da zero ed arrivare di nuovo “in cima” ho voluto crearmi un grosso obiettivo. Un obiettivo ambizioso che mi dia una direzione ben precisa. Voglio ancora una volta un nuovo cambiamento nella mia vita, per partire “da capo” con convinzione e per altro a breve termine. Per me deve essere fonte di ispirazione e motivazione. In questa cosa però mi “voglio viziare”.
Come ? Con delle “piccole” mie abitudini: la fatica, e la costanza e la voglia di vivere a disagio. Voglio uscire dalla mia “confort zone” per mirare ad un obbiettivo “molto ambizioso” come quello che mi sono inventato. Questo mix di fattori diventa la condizione necessaria per stimolarmi in “un nuovo inizio”.”

Omar Oprandi in ospedale dopo l’operazione del 14 marzo 2022. Fonte facebook

 Partenza da Drena (TN) il 3 maggio 2022

Omar partirà il prossimo 3 maggio dal paese trentino di Drena, dove vive.

Arriverà in bicicletta a Porto San Nicolò a Riva del Garda. Salirà poi su una barca a vela fino a Salò, dove trascorrerà la notte. Dal 4 all’8 maggio percorrerà in più tappe (Bergamo, Busto Arsizio, Maghetto Biella, Chez Croiset Fenis) le strade del nord Italia per circa 80 chilometri al giorno, fino a raggiungere  Courmayeur (AO), a quota 1.224 metri. Da lì, il 9 maggio si sposterà a Chamonix (Francia), dove riposerà un giorno prima di effettuare la salita della montagna con gli sci da alpinismo. Tappa al rifugio Grands Mulets a quota 3.050 e l’11 maggio, ultima salita fino in cima al Monte Bianco (4.810 m).

Omar prevede di completare il suo progetto entro due mesi dall’operazione all’anca.

Progetto Ripartire da Zero di Omar Oprandi, parte in Mountain bike e Barca a vela- Fonte facebook

Ripartire da Zero: sezione scialpinistica del progetto di Omar Oprandi. Fonte facebook

Breve biografia

Omar Oprandi nasce il 26.02.1965 a S. Pellegrino Terme in provincia di Bergamo. Da più di vent’anni vive in Trentino, dove lavora.
Ha trascorso l’infanzia a contatto con le montagne lungo i sentieri delle Prealpi Orobiche, seguendo suo padre che gli ha trasmesso la grande passione per le vette. Da allora ha sempre praticato sia l’arrampicata sia lo sci a 360 gradi con attività  che sono sempre state contrassegnate dall’enorme passione per la montagna .

A diciotto anni tasforma la sua passione in professione, entrando nel Soccorso Alpino militare, diventandone poi uno degli Istruttori.

Dagli inizi degli anni novanta la sua attività  principale si è rivolta, nei mesi invernali, alle competizioni scialpinistiche dove ha colto i massimi risultati. Circa cento volte nei primi tre posti con vari titoli: Trentino, Italiano, Europeo. Nel 1997 ha vincitor il prestigioso Trofeo Mezzalama. Sempre nel 1997 è diventato Guida Alpina, una professione vera e propria con tanto di Albo professionale, riconosciuto a livello mondiale. Le Guide Alpine sono professionisti che accompagnano e insegnano le tecniche relative a tutti gli sport di montagna, quindi alpinismo, scialpinismo, arrampicata etc.

Tra i suoi prossimi sogni nel cassetto, quello di scrivere un libro sulla catena del Monte Baldo, un massiccio montuoso delle Prealpi Gardesane, e tutta la catena di montagne che rimane tra la Valle dell’Adige e il lago di Garda.