Dietro front del tedesco a 8580 metri di quota per una tempesta di neve e vento. Dujmovits rinuncia, così, a completare la lista dei 14° Ottomila senza ossigeno
Niente Everest senza ossigeno per Ralf Dujmovits. L’alpinista tedesco il 27 maggio ha rinunciato a 8580 metri di quota! Dal campo 3, a 8300 metri, ha chiamato da telefono satellitare l’alpinista canadese Nancy Hansen. “Ho dovuto tornare indietro a 8500 m a causa di una tempesta di neve con raffiche di vento a 40 km/h.” Stava perdendo la sensibilità di mani e piedi, ha scritto Nancy sui social.
Il tedesco stava tentando di raggiungere la vetta dell’Everest (8.848 m), dal versante Nord.
Qui sotto, la foto scattata da Dujmovits il 23 maggio, alle ore 06:15, dal campo base avanzato dell’Everest, a 6.300 metri di quota, con il seguente commento: “mostra la pendenza finale della neve sul versante nord tibetano e se si guarda attentamente si possono vedere cinque cinesi che scendono dalla vetta. Sono qui per intraprendere il mio decimo e definitivo tentativo di salire sull’Everest senza ossigeno supplementare. L’Everest è l’unico dei 14 Ottomila su cui ho usato l’ossigeno durante la salita in vetta”.
Dujmovits, 55 anni, ha scalato le montagne più alte di tutti i sette continenti ed è stato il primo alpinista tedesco, e il 16° uomo al mondo, a salire tutti i 14 8000. Conquistare l’Everest senza ossigeno supplementare, era il suo sogno nel cassetto.
L’Everest è, infatti, l’unica vetta di 14 8000m su cui ha utilizzato l’ossigeno supplementare durante la salita, nell’ottobre 1992. Da allora Dujmotivs ha tentato altre volte di raggiungerne la cima senza ossigeno supplementare, ma ogni volta senza successo.