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28 Giugno 2022

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Spedizioni estive sulle ‘Grandi Montagne’ pakistane: aggiornamenti

vista di Nanga Parbat 8125m, nel Gilgit Baltistan, in Pakistan, da Fairy Meadows. Fonte: Saltoro Summits Treks & Tours Pakistan facebook

Occhi puntati su Nanga Parbat, K2, Broad Peak, Gasherbrum I, Gasherbrum II e su cime di 6000-7000 metri

Dopo diversi giorni di maltempo, nel Karakorum e nell’Himalaya occidentale le condizioni si sono finalmente stabilizzate. Molti team sono già arrivati ai loro campi base e hanno iniziato ad acclimatarsi, altri si stanno avvicinando.

Secondo quanto riferito da Karrar Hiadri (segretario del Club alpino pakistano e amministratore delegato di Saltoro Summits Treks & Tours Pakistan), al blogger americano Alan Arnette, sarebbero stati rilasciati in totale 672 permessi di scalata per 23 cime pakistane, distribuiti tra 57 spedizioni.

Per quanto riguarda le vette di oltre Ottomila metri, 348 alpinisti (compresi Sherpa e portatori d’alta quota) cercheranno di scalare il K2 o il Broad Peak, 101 Gasherbrum I e Gasherbrum II e 82 il Nanga Parbat.
La maggior parte di loro affronterà le  vie normali. Sul K2, alcune squadre potrebbero decidere di optare per la via Cesen, anzichè per l’affollato Sperone degli Abruzzi.

Altri interessanti progetti riguarderanno cime di 6000 e 7000 metri: Latok II, Pumari Chhish East, K7 Central, Uli Biaho, Nameless Trango Tower  e Diran. Si tratta di tentativi di apertura di nuove vie, prime salite e prime discese con gli sci, voli con il parapendio su cime di 8000 metri, effettuate da piccole squadre composte da due a cinque alpinisti.

Nanga Parbat (8.126 m) | Massiccio del Kashmir, Himalaya occidentale

Marco Confortola, spedizione al Nanga Parbat giugno 2022. Fonte facebook

Diversi alpinisti già al CB del Nanga Parbat hanno approfittato del bel tempo per acclimatarsi sul vicino Ganalo Peak (6.606 m). Marco Confortola e Mario Vielmo sono saliti fino a 5.000 metri, insieme al turco Tunc Findik, alla svizzera Sophie Lavaud e Dawa Sangay Sherpa, e al belga Paul Hegge. “Dopo la tanto attesa schiarita, si è deciso per un acclimatamento a quota 5.000 del Ganalo Peak versante Sud – ha postato Confortola sabato 25 giugno –  Oggi hanno fatto rientro al CB e domani nuovamente verso i campi del Nanga. Quest’attività è servita per constatare la situazione della neve che si presenta in grandi quantità e molto pesante.”

Domenica scorsa, i valdostani François Cazzanelli e Pietro Picco  hanno aperto una nuova variante sul Nanga Parbat raggiungendo i 6100 metri di quota. Riposeranno al CB qualche giorno prima del tentativo alla vetta.

Dopo aver conquistato 6 degli 8 Ottomila nepalesi tra aprile e maggio, Kristin Harila punta a tutti e 5 gli Ottomila pakistani. Intende battere il record stabilito da Nirmal Purja che ha scalato in velocità (sei mesi e sei giorni) tutti i 14 ottomila. Harila è già al Nanga Parbat da una settimana.
“Il tempo è stato fantastico negli ultimi due giorni. C’è una bella atmosfera e tanti amici”, ha raccontato sabato Harila. La norvegese, che sperava di raggiungere Campo 1 domenica, per poi scendere nuovamente al Campo Base, potrebbe tentare  la vetta la prossima settimana. Sta usando O2 supplementare ed è affiancata dagli sherpa di 8K Expeditions, Dawa Wongchu Sherpa e Pasdawa Sherpa.

La britannica Adriana Brownlee ha raggiunto il Campo 1 sabato e il Campo 2 domenica, dopo una salita di 1.000 metri. Brownlee ha riferito che l’ultimo tiro è risultato molto tecnico, con roccia mista a ghiaccio e costanti cadute di pietre. La sua intenzione era quella di scendere al Campo Base ieri e attendere una finestra favorevole per la vetta. Brownlee, accompagnata da Geljen Sherpa (SST), utilizza ossigeno supplementare.

Al CB ci sono anche la taiwanese Grace Tseng, il pakistano Shehroze Kashif e i nepalesi Pasang Lhamu Sherpa Akita e Dawa Yangzum Sherpa.

Sabato è arrivata la squadra di Image Nepal, del nepalese Mingma G: “Guiderò le squadre verso K2 – 8611m, Broad Peak 8047m e Nanga Parbat 8125m qui in Pakistan e poi Manaslu 8163m subito dopo”

Altre squadre arriveranno al Campo Base nei prossimi giorni.

Aggiornamento del 28 giugno: Sanu Sherpa (Pioneer Adventure) annuncia l’apertura della via fino a Campo 3 del Nanga Parbat. Mario Vielmo è a C2. Mattia Conte salirà oggi.

K2 (8.611 m) | Karakorum

Al K2 la sistemazione della via è già iniziata. La squadra di Karakorum Expeditions, il maggiore operatore pakistano guidato dal suo fondatore, Mirza Ali, ieri ha fissato le corde fino a Campo 2.

La squadra di Madison Mountaineering è arrivata al CB.

“E’ stata una bellissima giornata – scriveva Garrett Madison il 26 giugno –  Abbiamo visto il K2, il Broad Peak e le altre montagne circostanti. Siamo arrivati al campo base e da allora stiamo allestendo il nostro campo. Abbiamo sistemato quasi tutto, ma ci vorranno un paio di giorni per sistemare come vogliamo. Tutti stanno bene. Abbiamo fatto una piccola Puja con alcuni Sherpa che domani saliranno al Campo 1 e noi ci riposeremo qui.”

Sembra che il  tempo sia bello nei prossimi giorni.

Aggiornamento: un team di Pioneer Adventure, guidato da Mingma Dorchi Sherpa insieme a guide Sherpa e agli alpinisti internazionali ha raggiunto il CB del K2

Broad Peak (8.047 m) | Karakorum

Denis Urubko verso il CB del Broad Peak. Fonte instagram

Dopo due giorni di cammino con 25 kg di zaino sulle spalle, Denis Urubko, ha raggiunto il Campo Base del Broad Peak.
Tornato sulle Grandi Montagne, il celebre scalatore con doppia nazionalità (russa e polacca)  possiede quattro permessi di scalata per questa stagione: Gasherbrum I e II, Broad Peak e K2.
Come ha anticipato, potrebbe decidere di scalarli tutti e quattro e battere così il record di Juanito Oiarzabal.

Intanto, l’ungherese David Klein ha raggiunto Campo 1, senza far uso di ossigeno supplementare.

Ieri, gli sherpa di Lukas Furtenbach (Austria) hanno fissato le corde fino a Campo 3.

Aggiornamento: Al CB del Broad Peak (4800 m), anche i friulani Tiziano Moia (azzurro di corsa in montagna) e Giuseppe Vidoni (alpinista). Il loro obiettivo e scalare l’ottomila in stile alpino, senza ossigeno supplementare e senza portatori d’alta quota.
“In questi giorni di bel tempo  siamo riusciti a dormire due notti a Campo 1 (5700 m) e fare delle puntate a C2 – postava ieri Vidoni –  oggi prima di scendere ho spostato la tenda a C2 (6300m) e raggiunto il plato a 6.500 m.. non male come prima rotazione di acclimatamento… che posto!!!”

Gasherbrum I (8.080 m),  Gasherbrum II (8.035 m) | Karakorum

Gasherbrum II giugno 2022. Fonte Jagged Globe

La spedizione di Jagged Globe (Regno Unito) è stata una delle prime a raggiungere il Campo Base del GII. Ieri 27 giugno, nel suo blog si leggeva:
“Cielo azzurro e sole caldo. Siamo ancora l’unica spedizione alpinistica al Campo Base. Oggi David e 4 persone dello staff hanno iniziato ad aprire la via per il Campo 1. La cascata di ghiaccio è ancora coperta da 20-30 cm di neve fresca caduta la scorsa settimana. Questa copre la maggior parte dei tratti di ghiaccio e dei crepacci, ma si prevede che si sciolga in una settimana di bel tempo. Oggi il team ha analizzato il primo 20% del percorso. Sperano di identificare e tracciare la via nei prossimi due giorni. Le calde temperature diurne rendono consigliabile partire dal Campo Base all’alba e rientrare a metà mattinata.”

“Un secondo team è arrivato al campo base – precisa ancora Globe –  Una spedizione congiunta Kobler e 360 Expeditions. David stima che sia composta da 12 membri, 6 sherpa, 5 portatori d’alta quota e 120 bombole di ossigeno”.

Atteso al Campo Base anche il 32enne pakistano Sirbaz Kahn, in corsa per i quattordici ottomila che,  secondo quanto riportato sulla sua pagina IG, ora dovrebbe dedicarsi a GI e GII.

Altre squadre in Pakistan in questa stagione