Stefano Ghisolfi con Sara Grippo. Fonte facebook

L’atleta ha concluso il suo viaggio a Flatanger con la ripetizione di questa via che condivide alcune sezioni con ‘Silence’ (9c), il progetto a cui ambisce maggiormente

Stefano Ghisolfi è  tornato in Italia dopo aver trascorso un lungo mese a Flatanger (Norvegia). Il suo obiettivo principale era scalare il suo primo 9c, ripetendo “Silence” di Adam Ondra, tuttavia, sapeva fin dall’inizio che l’impresa non sarebbe stata facile. Così ha cercato un progetto parallelo che è riuscito a chiudere l’ultimo giorno di permanenza in Norvegia.

Ghisolfi ha così commentato la prima ripetizione di “Move Hard” (9b):

“So che scalare “Silence” sarebbe stato un po’ troppo ambizioso durante il viaggio, questo è il motivo per cui ho scelto di tentare un progetto alternativo  mentre ci lavoravo. La prima scelta è stata “Little Badder”, un lungo 9a a sinistra di ‘Silence’, ma poi mi sono reso conto che aveva più senso provare “Move Hard”, un 9b che inizia come ‘Move’ e finisce con il secondo crux di ‘Silence’. Nella mia vita non avrei mai immaginato ad un 9b come progetto alternativo, ma ‘Silence’ mette tutto in prospettiva. Negli ultimi giorni mi sono concentrato maggiormente su ‘Move Hard’ e, come sempre accade in questi viaggi, l’ultimo giorno è stato il migliore e sono riuscito a realizzare la seconda salita del mio progetto alternativo ‘Move Hard’, liberato da Adam Ondra mentre tentava Silence qualche anno fa. La conclusione perfetta di un viaggio magico.”

In un recente video, Stefano Ghisolfi illustra la linea e i movimenti di Silence: