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6 Dicembre 2022

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Cultura · Resto del Mondo

“The Worst Journey in the World”: il peggior viaggio del mondo diventa una Graphic Novel

A un secolo dalla pubblicazione del libro di Cherry Apsley-Garrard sulla spedizione in Antartide guidata dal capitano Scott, questo classico della letteratura di viaggio viene oggi adattato e pubblicato in versione Graphic Novel

La tragica storia della spedizione al Polo Sud (Terra Nova, 1910 – 1912), guidata dal capitano Robert Falcon Scott è stata raccontata in molti modi, ma poche volte in modo esemplare come nel libro di Aspley Cherry-Garrard, pubblicato nel 1922.

Cherry-Garrard non seguì Scott al Polo Sud. La sua mission principale era quella di trovare uova di pinguino imperatore, impresa che gli costò quasi la vita, insieme ai suoi due compagni. Cherry-Garrard raccontò questa avventura, nel suo libro di memorie,  ‘The Worst Journey in the World’ (“Il peggior viaggio del mondo”), diventato uno dei classici del genere avventuroso, è stato adattato per uscire in versione Graphic Novel.

Sarah Airriess, veterana della Disney, ha trascorso più di 10 anni a documentarsi sulla spedizione di Cherry-Garrard per poter illustrare una versione fedele di questa avventura, attraverso una serie di graphic novel, pubblicate in collaborazione con lo Scott Polar Research Institute di Cambridge.

“La mia ambizione è quella di farvi scoprire una storia epica  in modo divertente e coinvolgente”, afferma l’illustratrice nella sua introduzione.

Dall’introduzion di The Worst Journey in the World. The Graphic Novel. Illustrazioni di Sarah Airriess

Il terribile viaggio di Cherry-Garrard

Cherry-Garrard partì per il suo terribile viaggio il 27 giugno 1911 insieme ad altri due membri della squadra di Scott: Henry “Birdie” Bowers e Bill Wilson. La loro avventura sarebbe divenuta celebre e ricordata come ‘il peggior viaggio del mondo’.

La loro mission era scientifica e sembrava semplice: raccogliere uova di pinguino imperatore. Purtroppo per loro,  il pinguino imperatore depone le uova  solo in pieno inverno antartico. Di conseguenza, questo viaggio, secondario rispetto a quello di Scott che ambiva al Polo Sud, quasi li uccise.

Per più di un mese i tre uomini sopportarono bufere di neve e temperature di -60°C e più, nel buio più assoluto dell’inverno antartico. Procedettero a lume di candela, spesso cadendo in crepacci e trascinando due pesanti slitte nella neve e al gelo. Cherry-Garrard raccontò che i denti battevano così violentemente da frantumarsi. “A volte era difficile non urlare”.

Ogni notte dovevano infilarsi nei loro sacchi a pelo congelati. “Cominciammo a considerare le temperature di -50 come un lusso che non ci capitava spesso”, scrive Cherry-Garrard. A un certo punto, la loro tenda fu spazzata via e rimasero nei loro sacchi a pelo senza cibo né protezione per due giorni, finché i venti, attenuati, non permisero loro di recuperarla.

In qualche modo, riuscirono a completare il viaggio dal campo base di Scott sull’Isola di Ross alla colonia di pinguini di Cape Crozier. Quando tornarono al campo base con tre uova su cinque raccolte (due si ruppero durante il viaggio di ritorno), Cherry-Garrard non riuscì a proseguire la spedizione con Scott. Era fisicamente distrutto, a differenza dei suoi due compagni che parteciparono allo sfortunato viaggio verso il Polo di Scott e persero la vita. Cherry-Garrard fu l’unico sopravvissuto.

Per quanto riguarda le uova, il Museo di Storia Naturale di Londra ritenne che non avessero un grande valore scientifico. Nelle sue  memorie, Cherry-Garrard esprime una profonda angoscia per il viaggio e per il terribile risultato. “Dopo quattro settimane in condizioni in cui nessun uomo era mai stato prima per più di qualche giorno…”, scrisse. “raramente abbiamo dormito, se non per puro sfinimento fisico… e ogni minuto abbiamo lottato per sopravvivere, sempre al buio. Questo viaggio ha impoverito il nostro linguaggio: nessuna parola potrebbe esprimere tale orrore”.

L’esploratore Apsley Cherry Garrard, L’esploratore polare Apsley Cherry-Garrard davanti alla sua macchina da scrivere durante la spedizione Terra Nova a Cape Evans (Isola di Ross, Antartide), 30 agosto 1911. Fonte wikipedia.org

La grande spedizione di Scott al Polo Sud si rivelò ancor più tragica della mission di Cherry-Garrard

Edgar Evans e Lawrence Oates, Wilson e Bowers – guidati da Scott – partirono per il Polo Sud il 1° novembre. Raggiunsero la meta tra il 17 e il 18 gennaio 1912, ma scoprirono di essere stati battuti dalla spedizione norvegese di Roald Amundsen: sul ghiaccio svettava una bandiera nera legata a un pattino da slitta, lasciata da Amundsen già il 14 dicembre 1911.

Per Scott e i suoi, il rientro divenne ben presto una lotta disperata, a cui in gran parte contribuirono le pessime condizioni meteorologiche e le temperature rigidissime. Scott e i suoi compagni morirono di freddo e di fame. Di questa spedizione rimase una macchina fotografica e i loro diari nei quali erano descritte nel dettaglio le sofferenze patite.