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19 Luglio 2022

Corsa in Montagna · Running · Alpi Orientali · Aree Montane · Italia · Veneto

Trans d’Havet 2022: dopo due anni di stop torna la classica ultra marathon di 80 km

Trans d’Havet. Foto: Nadia Pietrobelli

Ultra Marathon al via da Piovene Rocchette (VI). Partenza da Recoaro Terme per  le distanze Marathon 42 km e Half Marathon 24 km.

Dopo ben due anni, la Trans d’Havet torna al format tradizionale, con tutte le sue distanze.

Sabato 23 luglio, si disputerà  tra Piovene Rocchette, Recoaro Terme e Valdagno, con il Pasubio e le Piccole Dolomiti a fare da grande cornice,  l’edizione numero undici, una gara tra il cielo e le rocce della storia, che ha già visto grandissimi campioni darsi leggendaria battaglia e tanti appassionati cercare di superare i propri limiti.

Firmata Ultrabericus Team, gli atleti potranno scegliere tra la proposta “soft” della Montefalcone Half Marathon con i suoi 24 km e 1.500 m D+; raddoppiando poi la distanza e salendo a 42 km con 2.700 m D+ la gara di mezzo sarà la Marathon, nella sua versione con partenza da Recoaro Terme. Infine, forse la prova più attesa, si rimetterà in pista la lunga Ultra Marathon con i suoi 80 km e 5.500 m D+.

I tracciati

Vediamo come si snoderanno i tre tracciati.

La Montefalcone Half Marathon si staccherà dal centro di Recoaro Terme per scaldare per bene le gambe fin dai primi 4 km. In questa prima parte di gara si salirà infatti verso il sentiero dei Grandi Alberi per trovare un seppur lieve ristoro grazie al falsopiano che porta alle pendici della “vertical” con cui ci si arrampicherà fino al gate del Passo delle Rodecche. Nuovo saliscendi per lo più su single track fino a Cima Marana e quindi lungo discesone finale fino al traguardo di Valdagno.

Sempre da Recoaro Terme prenderà il via la prova Marathon. Si sale però in direzione opposta rispetto alla Half Marathon e ci si mette con il naso all’insù alla volta dell’Alpe di Campogrosso. Pendenza piuttosto continua per i primi 8 km che immettono nel pianoro dominato da un lato dalla parete della Sisilla e dall’altro dai massicci contrafforti del Carega. Qui si combatterà la battaglia dura, con la scalata del Boale dei Fondi da cui le pendenze si addolciscono un po’ proseguendo fino alla “cima Coppi” Rifugio Fraccaroli. Giro di boa e prima picchiata per il vallone di Campobrun, quindi un su e giù che progressivamente digrada fino alle ultime asperità di Cima Marana da cui si staglia la discesa su Valdagno.

Lo sparo d’inizio della prova più ardua, l’Ultra Marathon con i suoi 80 km e 5.500 mD+, sarà allo scoccare della mezzanotte del 22 luglio dal parterre di Piovene Rocchette (VI). Dai 273 m slm della partenza la notte servirà ad infilare le prime scalate immersi tra boschi e pendi scoscesi. I primi 10 km serviranno a liquidare l’ascesa al Monte Summano, nei successivi dieci si scenderà fino al Colletto di Velo per salire poi alla volta del Monte Novegno, di nuovo in discesa per affrontare l’ostacolo del Monte Alba e poi infiloare, dopo Passo Xomo, la salita per le Gallerie del Pasubio. Liquidata anche questa prova, che la testa della corsa affronterà alle prime luci dell’alba, si discende a Pian delle Fugazze per salire ancora, subito dopo, all’Alpe di Campogrosso per la Selletta di Nordovest. Giunti a Campogrosso si innesta il tracciato condiviso della prova Marathon e si sale al Rifugio Fraccaroli per Bocchetta Fondi. Da Cima Carega si continua sulla dorsale delle Montagnole Alte con i passaggi per i vari Passo Plische, Passo della Lora, Passo della Zevola, Monte Gramolon, Malga Campo Davanti, Cima Campetto e Cima Marana per poi lanciare la picchiata, a quel punto con le gambe frollate al punto giusto, per l’ambito traguardo di Valdagno.