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25 Ottobre 2018

Ambiente e Territorio · Alpi Orientali · Aree Montane · Italia · Veneto

Tre i focolai del vasto incendio nell’Agordino

Incendio nella zona della Valle di San Lucano, nell’Agordino. Foto: Alessia Rosso. Fonte: Ansa

La Protezione civile invierà oggi due Canadair per contribuire allo spegnimento dei roghi. Preoccupazione per i due ragazzi bloccati a 1650 metri di quota

Una pianta  cade sulla linea ad alta tensione; le scintille innescano un incendio che, spinto dal forte vento di Foehn, si allarga velocemente fino a un fronte di un chilometro, a coprire l’intero versante del monte. E’ questa una delle ipotesi ritenute probabili per il rogo che ieri pomeriggio si è sviluppato nella Valle di san Lucano, nel territorio comunale di Cencenighe Agordino (BL).

Tre i focolai individuati dai Vigili del fuoco, accorsi sul posto con una quarantina di unità.

Difficilissime le operazioni, a causa del forte vento e del fumo, che l’aria ha spinto lungo tutta la Val Cordevole, fino ad Agordo e visibile fino a Belluno. Una nuvola che ieri sera, al tramonto, si è colorata di arancio e oro, aumentando le preoccupazioni della popolazione.

Fiamme nell’Agordino. Foto: Vigili del fuoco. Fonte: Ansa

La Protezione civile invierà oggi due Canadair per contribuire allo spegnimento dei roghi, che il vento sta spingendo verso la sommità nel monte, risparmiando i centri a fondo valle. I timori degli operatori sono anche per due ragazzi, rimasti bloccati a circa 1.650 metri di quota nella valle, nel Canale della Besausega. In contatto telefonico con i soccorritori, sono stati guidati in una zona rocciosa lontana dalle fiamme; Soccorso alpino e Vigili del fuoco stanno valutando le possibilità di avvicinamento a piedi.

La caduta di una pianta sui fili dell’alta tensione ha causato nella zona di Agordo un’interruzione di energia elettrica della durata di alcuni minuti. il blackout ha interessato anche lo stabilimento Luxottica, nel quale però è entrata in funzione la linea di generatori autonomi. Anche la clientela civile non ha subito grossi disagi, grazie al subentro delle linee a media tensione che attraversano la zona. La situazione più delicata si è verificata a Taibon Agordino, il centro abitato più vicino alla linea delle fiamme. In una riunione in Prefettura si è stabilito che non sarà necessaria l’evacuazione dalle abitazioni, ma la sindaca Silvia Tormen, raccomanda alla popolazione di rimanere in casa, chiudere porte e finestre e disattivare eventuali impianti di circolazione forzata dell’aria.

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Fonte: Ansa