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26 Ottobre 2018

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Cultura · Corbaccio · Narrativa

Guido Andruetto

Fratelli e compagni di cordata

Alessio e Attilio Ollier Storia di due guide aplpine Di Courmayeur

Dalle Alpi occidentali ai Poli: la vita «normale» di due fratelli con un mestiere «straordinario», la guida alpina

Figli e nipoti di guide alpine della storica Società delle Guide di Courmayeur, la più antica al mondo dopo quella di Chamonix, i fratelli Alessio e Attilio Ollier hanno condiviso l’amore per la montagna, per il Monte Bianco dove sono nati e cresciuti, e per il mestiere dei loro avi. E negli anni Sessanta-Settanta del secolo scorso sono diventati una delle cordate più forti in assoluto, in grado di competere con i nomi più famosi del momento.

Nel 1965 realizzarono forse il loro capolavoro alpinistico: la prima invernale della Poire sul versante italiano del Bianco, ambita da molti fuoriclasse dell’epoca tra cui Walter Bonatti. Scesi dal versante francese, furono celebrati per la grande impresa e vennero scortati da Chamonix a Courmayeur attraverso il traforo del Bianco non ancora aperto al pubblico.

Con Walter Bonatti per altro i contatti erano frequenti nell’ambiente delle guide di Courmayeur e quattro anni prima gli Ollier avevano preso parte ai soccorsi durante la tragedia del Pilone Centrale del Freney, così come, mettendo a repentaglio la propria vita, presero parte a centinaia di operazioni di soccorso, salvando alpinisti che tentavano imprese al limite dell’impossibile, come René Desmaison che nel 1971 rimase intrappolato lungo la direttissima della Punta Walker sulle Grandes Jorasses.

Affiatatissimi in cordata, come solo due fratelli possono essere, alla stregua di Reinhold e Günther Messner, hanno battuto forse come nessun altro tutte le cime delle Alpi occidentali ed hanno partecipato anche singolarmente a spedizioni extraeuropee di rilievo: tra il novembre 1968 e il marzo 1969, esattamente cinquant’anni fa, i due fratelli si trovarono addirittura agli antipodi: Alessio con Carlo Mauri in Antartide nella prima spedizione alpinistico-scientifica italiana finanziata dal CAI e dal CNR, e Attilio in Groenlandia con l’esploratore Guido Monzino nella prima spedizione italiana verso il Polo Nord.

Presentazione al Circolo dei Lettori

Il libro “Fratelli e compagni di cordata” (Corbaccio), sarà presentato a Torino, martedì 27 novembre (ore 21), presso il Circolo dei Lettori. Con l’autore, Guido Andruetto,  interverranno Enrico Camanni, storico dell’alpinismo e Attilio Ollier, guida alpina di Courmayeur

L’Autore

Guido Andruetto, giornalista, scrive per la Repubblica e i suoi supplementi (il Venerdì, D la Repubblica). Collabora con Vogue, Rolling Stone. Appassionato di montagna ed escursionismo, è sempre stato affascinato dall’alpinismo e dalle storie che ha ascoltato dalle guide alpine della storica Società di Courmayeur, la più antica d’Italia e seconda al mondo dopo quella di Chamonix. Ha scritto Bertone. La montagna come rifugio sul grande alpinista e guida alpina Giorgio Bertone.


Fratelli e compagni di cordata

Autore: Guido Andruetto

Editore: Corbaccio - Milano - 2018

Pagine: 168

Prezzo di copertina: € 17.9


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