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7 Maggio 2019

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Pietro Bagnara: in “Rolly”, l’umanità di Larcher senza facili celebrazioni

Intervista, riprese video e montaggio: Mirko Sotgiu

Il film “Rolly”  nasce da un incontro tra Pietro Bagnara e l’alpinista Rolando Larcher, due o tre anni fa, nel quale lo scalatore proponeva al regista di fare qualcosa insieme.

Nell’intervista rilasciata a  Mountainblog durante il 67° Trento Film Festival, dove il cortometraggio è stato presentato, Bagnara racconta:
“Il film è stato girato in due location prevalentemente, che sono la Sud della Marmolada, quindi con riprese molto complicate in parete a tre-quattro-cinquecento metri di altezza, sospesi nel vuoto e, quasi a bilanciare tutta questa esposizione, all’interno di un teatro, il teatro comunale di Mori, nel quale Rolando all’inizio viene presentato come interprete-attore, quindi sta sul palcoscenico e poi, piano piano, il baricentro si sposta e lui da attore diventa spettatore di sè stesso e degli argomenti che man mano tratta questo cortometraggio di 16 minuti”.

Dal film “Rolly”

“E’ una storia che mette in risalto le qualità umane di Rolando Larcher – spiega Bagnara –  quindi ho cercato di essere il più asciutto possibile, di riportare fedelmente la sua umanità,  senza mitizzarlo senza scadere in facili celebrazioni ma presentandolo per quello che è…”

 

Simonetta Quirtano

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