MENU

11 Giugno 2018

VIDEO. “Climbing Iran”: la storia di Nasim Eshqi. Presentazione a Roma il 13 giugno

Sarà presentato mercoledì 13 giugno alle ore 18.30, al Punto Einaudi Merulana di Roma (Largo di Sant’Alfonso, 3) il film-documentario in lavorazione Climbing Iran, di Francesca Borghetti, prodotto con Nanof e incentrato sulla storia di Nasim Eshqi, alpinista e climber iraniana.

Interverranno: Antonello Sacchetti, giornalista ed esperto di Iran,  Parisa Nazari dell’Associazione culturale Alefba e Stefano Ardito, scrittore ed alpinista.

Per finanziare parte delle riprese in Iran e sostenere il documentario, è in corso su Eppela una campagna di crowdfunding.o di fronte ai suoi limiti e relativizza la sua smania di controllo, l’onnipotenza delle sue ideologie”.

Il film-documentario sarà girato prevalentemente in Iran, ma anche in Trentino.

Sinossi

Nasim ha mani molto forti e unghie dipinte di smalto rosa shocking. Nasim é un’alpinista e free-climber capace di aprire “nuove vie” su roccia sulle montagne dell’Iran, il suo  Paese.

Seguendo il richiamo degli spazi aperti e delle immense, magnifiche, montagne persiane, ha deciso di esplorare territori nuovi, andando oltre quelle barriere imposte e introiettate che consentono alle donne di praticare solo su pareti “indoor” nelle palestre, solo in determinati orari, tra donne e col capo coperto dal velo.

Come donna è la pioniera dell’arrampicata sportiva all’aperto, dove un manipolo di giovani donne oggi la seguono. Ma nel free climbing è fondamentale la presenza di un compagno di cordata, ed è difficile per Nasim trovare la persona giusta con cui assumersi nuove sfide al suo livello ed aprire “nuove vie” in Iran. La montagna da scalare infatti non è solo fisica, è fatta anche di barriere culturali: gli uomini più esperti non sono facilmente disponibili, se sono religiosi o sposati non vanno ad arrampicare con una donna, le ragazze, al momento, non sono esperte quanto lei.

Quando riesce ad ottenere il Visto, viaggia, partecipando a festival di free climbing in Turchia, Oman e talvolta in Europa, dove può cimentarsi sulle Alpi patria dell’alpinismo e del climbing. È così che accumula l’esperienza che l’ha resa una fuoriclasse a tal punto da fare del free climbing outdoor, unica in Iran, la sua professione.

In Iran sul Monte Behistun, un enorme promontorio che si erge nel deserto, antico luogo sacro e oggi patrimonio dell’Unesco, Nasim vuole realizzare la sua nuova impresa e dare il nome ad una “nuova via” in un percorso di autodeterminazione e riconoscimento che lotta con la necessità vitale di rimanere nell’ombra.

In Europa, dove centinaia di brand si competono il mercato, si apre la possibilità per Nasim di aprire una nuova via proprio sulle Alpi ed entrare a pieno titolo nel gotha dell’alpinismo.

In questa epopea, la montagna è l’ambiente in cui si compie l’azione cruciale, è il luogo in cui la vera fatica, la sfida fatale, diventa luogo di libertà. Una dimensione che riposiziona l’uomo di fronte ai suoi limiti e relativizza la sua smania di controllo, l’onnipotenza delle sue ideologie.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: