Attraverso un documentario di quasi 50 minuti, Caroline Treadway affronta il tabù dei disturbi alimentari nel panorama dell’arrampicata negli Stati Uniti, in particolare nella comunità di Boulder, in Colorado, un terreno fertile per i talenti. Grazie alle coraggiose testimonianze di atleti americani di fama internazionale come Angie Payne, Emily Harrington, Andrea Szekely ma anche Kai Lightner, il regista fa luce su una pratica taciuta ma mortale, che colpisce sia donne che uomini. Perseguitati dalla ricerca del successo e dalla fiducia nel motto “sempre più magri, sempre più forti”, questi atleti testimoniano il loro sovrallenamento e la loro stanchezza mentale, nonché la loro sofferenza psicologica dovuta alla mancanza di cibo.

Un documento che ci porta a riflettere su questa piaga nel panorama dell’arrampicata, particolarmente rilevante  a pochi mesi dall’inizio dei Giochi Olimpici.