L’alpinista Yuichiro Miura, classe 1932, nel 2003 divenne l’uomo più anziano a raggiungere la vetta del Monte Everest, all’età di 70 anni. Successivamente il record fu battuto, tuttavia, Miura nel 2008, a 75 anni, raggiunse nuovamente la vetta dell’Everest e il 23 maggio 2013, si riappropriò del primato, scalando l’Everest a 80 anni

Il giapponese è anche stato il primo a scendere con gli sci da Monte Everest il 6 maggio 1970. Questa prodezza è stata documentata nel film “The Man Who Skied Down Everest” (1975), vincitore l’anno successivo del premio Oscar come miglior documentario, primo film sportivo ad ottenere questo riconoscimento.

Il film racconta l’eccezionale impresa compiuta da Miura che, dopo aver scalato l’Everest, la montagna più alta della Terra, il 6 maggio del 1970 ha avuto il coraggio di affrontarne, primo nella storia, la parziale discesa con gli sci sull’impressionante pendio ghiacciato con pendenze proibitive: due minuti fino ad una velocità di 160 km all’ora. Miura scese con gli sci una parte del versante sud, dal Colle Sud alla base del Lhotse, utilizzando un paracadute per frenare la velocità prima dell’insuperabile crepaccio terminale.

La discesa sugli sci era l’obiettivo di The Japanese Everest Skiing Expedition 1970. Sei membri di questa spedizione sono morti. Contemporaneamente, un’altra spedizione giapponese indipendente (The Japanese Mount Everest Expedition 1970) ha intrapreso una scalata sulla via normale (tra loro Naomi Uemura che raggiunse il vertice) e sulla parete Sud-Ovest (primo tentativo). Due membri di questa seconda spedizione morirono.

Il film è stato prodotto dal cineasta canadese Budge Crawley.