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24 Marzo 2015

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X-ALPS 2015. Svelato il nuovo percorso dell'adventure race

Red Bull X-Alps. Foto: Sebastian Marko/Red Bull Content Pool

Red Bull X-Alps. Foto: Sebastian Marko/Red Bull Content Pool

RED BULL X-ALPS 2015. UN PERCORSO UNICO CHE TOCCHERÀ 6 PAESI E ATTRAVERSERÀ LE MONTAGNE PIÙ ALTE D’EUROPA

Un grande arco, dalla storica città di Salisburgo, in Austria, fino al Principato di Monaco, sul Mar Mediterraneo. Ieri è stato svelato il nuovo itinerario del Red Bull X-Alps, il più difficile di tutte le sette edizioni della spettacolare adventure race che unisce hiking e parapendio.

Annunciata anche la speciale “hike and fly battle” che vedrà gli atleti  sfidarsi prima della partenza del main event, attorno ai laghi e alle montagne della regione austriaca del Salzkammergut.

IL PROLOGO

Il prologo della X-Alps si svolgerà il prossimo 2 luglio. Per la prima volta gli atleti si sfideranno tutti in un’unica zona, con partenza e arrivo nello stesso punto, Fuschl am See. Un evento che promette di essere un vero spettacolo e un’anticipazione della grande gara che si svolgerà nei giorni a seguire, con un importante premio per i vincitori.

I primi tre classificati della prova avranno infatti a disposizione cinque minuti di vantaggio alla partenza del Red Bull X-Alps il 5 luglio. Inoltre, verranno premiati con un Led Lenser Nightpass aggiuntivo, un bonus che permetterà loro di viaggiare di notte durante la gara, così da recuperare terreno sui rivali.

IL PERCORSO

Il percorso 2015 avrà una lunghezza in linea retta di 1,038 km, solo alcuni chilometri in più rispetto al 2013, ma le difficoltà aggiuntive saranno molte altre. La gara del 2013 si concluse con un nuovo record di 6 giorni, 23 ore, e 40 minuti, imposto dal vincitore Chrigel Maurer (SUI1), aiutato anche dalle condizioni climatiche ideali, ma è improbabile che l’impresa possa essere ripetuta sul nuovo itinerario. Il motivo? “Richiede abilità tecniche molto più elevate. In molti punti non c’è una rotta lineare e precisa da intraprendere e gli atleti dovranno usare tutte le loro capacità per restare in volo” ha dichiarato il pilota Hannes Arch, tra gli ideatori della gara.

La competizione partirà ancora una volta da Salisburgo, per poi proseguire in direzione est dal Gaisberg fino al ghiacciaio del Dachstein a 2,995m, dalle cui pendici innevate gli atleti si lanceranno per intraprendere il lungo viaggio verso il mare. Nel 2013 i partecipanti riuscirono a coprire centinaia di chilometri consecutivi lungo la valle del Pinzgau, grazie alle condizioni favorevoli del vento, ma quest’anno dovranno dirigersi a nord, seguendo una rotta più complicata.

Il turnpoint (punto di aggiramento) successivo sarà ad Aschau-Chiemsee, in Germania, località dominata dal Kampenwand (1,669m) nel cuore delle montagne Bavaresi. L’itinerario proseguirà verso sud-ovest attraverso la montagna tedesca più alta, lo Zugspitze (2,962m), fino a Lermoos in Austria, per poi dirigersi a sud, sulle Dolomiti del Brenta, in Italia.

Sarà proprio qui che i veri favoriti cominceranno ad uscire allo scoperto, secondo il Direttore di Gara Cristoph Weber, che ha così commentato: “Il tratto italiano sarà più difficile di tutto ciò che abbiamo visto nel 2013. Le ampie e profonde vallate non saranno semplici da attraversare in volo, ma restare a terra significherà dover scalare a lungo prima di poter tornare in aria”.

Il livello tecnico resterà altissimo anche in corrispondenza del turnpoint 6, stabilito a St. Moritz-Piz Corvatsch in Svizzera. “Gli atleti dovranno prepararsi in anticipo” ha aggiunto Weber “se non si informeranno bene sull’area potrebbero perdere molto tempo per attraversarla e potrebbero ritrovarsi in difficoltà.”

Da Piz Corvatsch, l’itinerario seguirà il percorso degli anni scorsi, passando attraverso le vette iconiche del Matterhorn e del Monte Bianco fino ad Annecy, in Francia, culla del parpendio alpino e del “vol bivouac”. Dal turnpoint di Planfait, l’itinerario volgerà verso sud, seguendo le Alpi Marittime fino a Peille, sopra la città di Monaco. Fu proprio questo tratto a ospitare una delle battaglie più epiche dell’edizione 2013: gli atleti francesi Antoine Girard e Clément Latour si sfidarono per il secondo posto in quasi 24 ore di gara no-stop, percorrendo 200km lungo due rotte diverse, per arrivare al traguardo l’uno a un’ora di distanza dall’altro.

A Peille, il tempo ufficiale della gara si fermerà, ma la competizione non sarà conclusa finché gli atleti non effettueranno il tradizionale ammaraggio nella baia del Principato di Monaco. In media, nelle precedenti edizioni, solo il 12% dei partecipanti ha avuto l’onore di giungere fino al traguardo. Coloro che riusciranno nell’impresa il prossimo luglio, entreranno nella storia dello sport come i migliori “avventurieri” del mondo.

GLI ATLETI

Da segnalare la presenza di Aaron Durogati, unico italiano in gara, che nella scorsa edizione ha ottenuto il settimo posto in classifica, un ottimo piazzamento per un atleta al suo debutto nell’evento. Il Campione del mondo di parapendio sfrutterà le sue abilità nel volo e la sua forte conoscenza della montagna per insidiare gli avversari.

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