Organizzato dal FAI, il convegno intende commemorare questa impresa storica e riflettere sull’evoluzione del paesaggio e del clima nel corso degli ultimi cinquant’anni
Oggi, venerdì 5 maggio a Milano, presso Villa Necchi Campiglio (via Mozart 12), il Fondo per l’Ambiente Italiano (FAI) ha organizzato un convegno dedicato al famoso alpinista ed esploratore Guido Monzino.
Le testimonianze e i racconti della storica impresa del 1973, in cui Monzino guidò la prima spedizione italiana alla vetta del Everest, saranno attualizzati nello scenario della crisi climatica, di cui i ghiacciaci ne sono delle affidabili sentinelle.
La spedizione sull’Everest di Guido Monzino, avvenuta cinquant’anni fa, fu un’impresa epica che contribuì alla storia dell’alpinismo. Monzino, noto per essere stato il fondatore e presidente della Compagnia delle Guide di Courmayeur, guidò una spedizione italiana che raggiunse la vetta dell’Everest nel 1973.
Il convegno organizzato dal FAI vuole commemorare questa impresa storica e riflettere sull’evoluzione del paesaggio e del clima nel corso degli ultimi cinquant’anni. Lo studio dei ghiacciai e dell’ambiente montano è cruciale per capire il cambiamento climatico e i suoi effetti sulla natura e sulla società.
Fabiano Ventura presentando i risultati del progetto “Sulle tracce dei ghiacciai” porrà l’attenzione sul paesaggio dei ghiacciai trasformati dalla crisi climatica, testimoniando un’attualizzazione del lavoro svolto dai grandi fotografi ed esploratori del passato per gli studi sul clima.
L’evento sarà introdotto e moderato da Daniela Bruno, vice direttrice generale FAI per gli Affari Culturali.