
Dhaulagiri, autunno 2019: Sergi Mingote a C2. Foto: S. Mingote. Fonte: facebook
Aggiornamento del 3 ottobre:
Sergi Mingote oggi ha raggiunto la vetta del Dhaulagiri senza l’ausilio di ossigeno supplementare. Ora sta affrontando la discesa.
Il tracker segnala l’alpinista a quota 8.014 metri
Sergi Mingote ha iniziato il suo attacco alla vetta del Dhaulagiri (8.167 m).
Lo spagnolo Sergi Mingote ha raggiunto Campo 3 (7.254 m), ieri, dopo quasi 11 ore di salita. Con lui, il cileno Juan Pablo Mohr e il brasiliano Moesses Fiamoncini.
Dopo aver riposato circa quattro ore, alle 22 (ora nepalese) è ripartito verso la cima. “C’ è molta neve accumulata, quindi potremo arrivare in circa 16 ore”, ha comunicato attraverso i suoi canali social.
Attualmente il tracker lo segnala a quota 8.014 metri.
Secondo quanto reso noto da Agustin Abanades, solo 14 dei 64 alpinisti presenti a Campo 2 hanno lanciato il loro attacco alla vetta proseguendo per Campo 3. Gli altri hanno preso la decisione di scendere al campo base a causa della massiccia quantità di neve che si è accumulata sulla montagna. Lo stesso Abanades ha tentato di salire ma è ritornato a Campo 2.
Tra coloro che si stanno spingendo verso la vetta, anche l’ungherese Varga Csaba e il bulgaro Atanas Skatov.

Dhaulagiri, 2019: posizione di Sergi Mingote da tracker
Il Dhaulagiri, con i suoi 8.167 metri di altezza, è la settima montagna più alta del mondo. Mingote è in spedizione con i catalani Lluís Cortadella e Agustín Abanades, l’italiano Mattia Conte e il brasiliano Moeses Fiamoncini.
Il progetto di Mingote, iniziato a luglio 2018 con la salita del Broad Peak (seguito da K2, Manaslu, Lhotse, Nanga Parbat, Gasherbrum II) , mira a conquistare i quattordici ottomila in 1.000 giorni, senza ossigeno supplementare.